{{IMG_SX}}Roma, 17 giugno 2008 - I 3.000 militari che saranno impiegati nelle grandi città italiane per la sicurezza al fianco delle forze dell'ordine effettueranno servizi di "pattugliamento, non ronde" Una misura, ha spiegato il ministro della Difesa Ignazio La Russa a 'Viva Voce' su Radio 24, che avrà anche l'effetto di "evitare la tentazione di fare da sè, di farsi le ronde in casa".

 

Oltre ai servizi di pattuglia insieme a poliziotti e carabinieri, i militari ("soprattutto carabinieri") svolgeranno operazioni di vigilanza a "siti e obiettivi sensibili. Il compito della missione 'Vespri Siciliani' viene mantenuto, con l'aggiunta dei pattugliamenti".

 

I militari, comunque, opereranno "sempre congiuntamente con le forze dell'ordine". Se ogni militare andrà di pattuglia insieme a due operatori delle forze di polizia, "ci saranno 9.000 persone in più a vigilare sulle nostre città per far sentire che lo Stato c'è, che è più difficile commettere reati. Mi pare un primo, grande risultato". Si tratta di "un provvedimento-tampone, che non a caso dura un anno" per rispondere alla domanda dei cittadini che "in tutti i sondaggi" chiedono più forze dell'ordine.

 

"Ci vogliono soldi e tempo. Nel frattempo -ha aggiunto La Russa- quello che si poteva fare con gli uomini e le risorse disponibili ho cercato di ottenerlo". In questo senso, "3.000 uomini sono un messaggio preciso".