{{IMG_SX}}Roma, 10 giugno 2008 - Torna a crescere la produzione industriale, che ad aprile registra un incremento del 2% su base annua, il più alto da agosto 2007 (quando si registrò +3,5%), contro il -2,6% di marzo, e dello 0,7% su base mensile (contro il precedente -0,1%). Lo rende noto l'Istat, avvertendo che si tratta del dato corretto per i giorni lavorativi. La crescita su base annua non corretta per i giorni lavorativi è ancora più marcata, pari all'8% (contro la flessione del 7,6% registrata a marzo). Incide, spiega l'Istituto, l'effetto Pasqua, che quest'anno è caduta a marzo mentre nel 2007 è caduta ad aprile. Questo ha prodotto un effetto confronto negativo a marzo e uno positivo ad aprile.

 

Ha contribuito poi a rafforzare la crescita, spiegano i ricercatori, anche il ponte del primo maggio. L'anno scorso il fine settimana del ponte è caduto infatti a cavallo del 30 aprile, mentre quest'anno molti lavoratori sono stati a casa il 2 maggio. I giorni lavorativi di aprile 2008, specifica l'Istituto, sono stati 21, contro i 19 dello stesso mese del 2007.

 

Nei primi quattro mesi del 2008 la produzione industriale ha registrato una crescita, rispetto allo stesso periodo del 2007, dello 0,6% in termini grezzi, ma una flessione dello 0,3% se il dato viene corretto dei giorni lavorativi.

 

Tra i raggruppamenti principali di industrie, prosegue l'Istat, ad aprile la crescita annua maggiore riguarda i beni strumentali, che registrano un incremento rispetto allo stesso mese del 2007 pari al 3,4%, seguiti da energia e beni di consumo (entrambi +2%). Sostanzialmente stabili risultano invece i beni intermedi con +0,2%.
Rispetto a marzo, aggiunge l'Istituto, sono invece i beni di consumo a registrare la crescita più accentuata (+3%), seguiti da beni strumentali (+1,5%) e intermedi (+0,7%). In flessione dell'1,2% risulta invece l'energia.

 

Tra i settori di attività economica sono le macchine e gli apparecchi meccanici a registrare la crescita annua maggiore (+8,7%), seguiti dai mezzi di trasporto (+7,8%) e da energia elettrica gas e acqua (+6,1%). Al contrario sono le raffinerie di petrolio a registrare la flessione più marcata (-11,6%), seguite dall'estrazione di minerali (-7,1%) e da legno e prodotti in legno esclusi i mobili (-6,8%).
 

 

IL PIL CRESCE DELLO 0,3%

Nel primo trimestre 2008 il Prodotto interno lordo dell'Italia (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) cresce dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2007 e dello 0,5% rispetto agli ultimi tre mesi del 2007. Lo afferma l'Istat, rivedendo al rialzo le stime diffuse a maggio, secondo cui la crescita del Pil si fermava allo 0,2% su base annua e allo 0,4% su base trimestrale.

 

Nel quarto trimestre 2007, ricorda l'Istituto, il Pil è cresciuto su base annua dello 0,1% mentre ha registrato una flessione su base trimestrale dello 0,4%. Anche il tasso di crescita acquisito per il 2008 (incremento annuale che si otterrebbe con una crescita nulla negli altri tre trimestri dell'anno) è rivisto al rialzo allo 0,3% (contro lo 0,2% della stima preliminare).

 

Il primo trimestre del 2008, fa sapere l'Istat, ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al primo trimestre 2007. La crescita italiana si confronta con quella, in termini trimestrali, dell'1,5% della Germania, dello 0,8% del Giappone, dello 0,6% della Francia, dello 0,4% del Regno unito e dello 0,2% degli Stati uniti. Su base annua, la Germania è cresciuta nel primo trimestre del 2,6%, gli Stati uniti e il Regno unito del 2,5%, la Francia del 2,2% e il Giappone dell'1,1%. Nel complesso i paesi dell'area euro sono cresciuti dello 0,8% su base trimestrale e del 2,2% su base annua.