{{IMG_SX}}Roma, 4 giugno 2008 - Alitalia sempre più nel caos: molto probabile che la Ue stia per aprire un'indagine formale a carico dell'Italia per il prestito ponte da 300 milioni. E il Governo ha oggi integrato il dl sul prestito ponte, all'esame della Camera, con le nuove regole in materia di patrimonio e di privatizzazione: in questo modo, si vuole convincere Bruxelles che il prestito ponte non è un semplice 'cadeaux' ma una misura finalizzata alla cessione del pacchetto di controllo dell'aviolinea.

 

Alla Commissione Europea, un portavoce ha fatto sapere che la documentazione mandata dall'Italia è ancora sotto esame.Una volta concluso, prassi vuole che si aprano tre possibilità: la bocciatura, la promozione come aiuto di stato compatibile o come intervento non riconosciuto come aiuto di stato. Oppure, la continuazione dell'indagine formale. Sempre secondo indiscrezioni, la terza strada è la più probabile: a questo punto, non verrebbe chiesta subito la restituzione del prestito ma si darebbe tempo ad Alitalia fino a metà ottobre (la tempistica delle procedure europee è infatti di circa 4 mesi ma potrebbe anche essere più lunga) per trovare una soluzione e quindi un acquirente. Sulla non compatibilità de prestito ponte con le regole Ue, si erano pronunciati ieri British Airways e Ryanair.

 

Il Governo italiano ha nel frattempo deciso di integrare il decreto sul prestito ponte con le misure contenute nel decreto fiscale, in particolare sul patrimonio e sulla deroga alla disciplina della privatizzazione (che peraltro contiene anche l'indicazione di Intesa Sanpaolo come advisor). Per il Ministro dei Rapporti col Parlamento Elio Vito ciò riuscirà a dissipare i dubbi di Bruxelles, visto che si chiarisce la natura del prestito ponte, che è quella di essere una misura finalizzata alla privatizzazione. L'unico "orizzonte - ha detto il Ministro per l'Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi - resta la privatizzazione".

 

Il provvedimento passa ora al vaglio dell'Aula di Montecitorio, che dovrebbe votare domani. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge che riavvia le procedure di privatizzazione di Alitalia ha fatto decidere alla Borsa Italiana di sospendere il titolo dalle negoziazioni "fino ad un successivo provvedimento". Sono coinvolte sie le azioni ordinarie, sia le obbligazioni convertibili che i relativi strumenti derivati.