{{IMG_SX}}Roma, 25 maggio 2008 - Martedì 27 maggio, dalle 7 del mattino, i tecnici dell'Arpac, della Asl e gli altri tecnici nominati dal commissariato per l'emergenza rifiuti in Campania entreranno nel sito di Chiaiano per effettuare gli esami tecnici che faranno chiarezza sulla reale possibilità di realizzare una discarica da 700mila tonnellate nelle cave di tufo.

 

E' quanto emerso dal tavolo, durato oltre tre ore, convocato in prefettura a Napoli a cui hanno preso parte il sottosegretario per l'emergenza rifiuti Guido Bertolaso, il prefetto di Napoli Alessandro Pansa, i sindaci di Marano, Salvatore Perrotta, quello di Mugnano, Daniele Palumbo, il presidente dell'ottava municipalità di Napoli, Carmine Malinconico, i rappresentanti del comune di Napoli, i rappresentanti dei comitati civici dei cittadini contrari alla realizzazione della discarica a Chiaiano.

 

"Si fa appello ai cittadini e ai comitati civici tutti - si legge in una nota distribuita al termine del vertice che si è tenuto presso la prefettura di Napoli - di consentire l'accesso dei tecnici e dei mezzi necessari così come concordato al sito in questione a partire da martedì 27 dalle ore 7 del mattino. Prima di tale data non ci sarà alcuna attività presso la cava di Chiaiano".

 

Il sottosegretario Bertolaso ha precisato, nel corso della riunione, che la realizzazione della discarica di Chiaiano "come di qualsiasi altra discarica individuata" è subordinata a tutte le indagini tecniche - si legge nella nota - nel pieno rispetto della normativa comunitaria di settore nonché di tutte le prove tecniche che il Tavolo (che insedierà a partire da domani) riterrà necessarie sempre nel rispetto della normativa europea".

 

CHIAIANO

L'assemblea dei manifestanti al presidio di Chiaiano ha dato un sostanziale via libera all'intesa sottoscritta dai rappresentanti delle istituzioni locali con il sottosegretario Guido Bertolaso, ponendo pero' una sola condizione: ''all'interno del sito per i carotaggi dovranno entrare soltanto mezzi civili''.

 

L'intesa e' stata illustrata dal sindaco di Marano Salvatore Perrotta che ha espresso fiducia nell'operato di Bertolaso, dal sindaco di Mugnano Daniele Palumbo, dal presidente della municipalita' di Chiaiano Carmine Malinconico e dal presidente della commissione Ambiente del comune di Napoli Carlo Migliaccio.

 

IL GOVERNO

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni conferma la linea dura del governo sull'emergenza rifiuti.
"Nessun dialogo con chi lancia molotov e bombe carta", sottolinea in  un'intervista a La Repubblica. "Il dialogo c'è stato, ora è tempo di applicare il decreto". Netta presa di posizione anche del presidente della Camera Gianfranco Fini "Su rifiuti e sicurezza si è superata la soglia: o si governano queste emergenze o viene meno il ruolo dello Stato", dichiara al Corriere della Sera.


 

La parola d'ordine della fermezza è  confermata da Silvio Berlusconi, che dalla sua villa in Sardegna, ha convenuto con il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. I tafferugli erano 'manifestazioni prevedibili', ha osservato il premier a quanto si apprende, 'ma lo Stato deve andare avanti. La Campania non può morire sotto i rifiuti'.