{{IMG_SX}}Roma, 24 maggio 2008 - Al via "l'operazione trasparenza" per il personale del ministero della Funzione pubblica e delle strutture collegate. Dalle 9 di questa mattina sul sito web del Ministero (www.innovazionepa.it) e sui siti di Aran, Cnipa, Formez e Scuola superiore della pubblica amministrazione, ci sono i dati di circa 1.100 dipendenti, di cui 330 del dicastero guidato da Renato Brunetta.

 

Con "una piccola grande rivoluzione", ha annunciato il ministro, sono stati messi online - in accordo con il Garante della privacy - i dati del personale, gli organigrammi, le informazioni sui dirigenti (numero, curriculum, retribuzioni, telefono, email) e i tassi d'assenza per ufficio. "Tutti gli altri ministeri - ha sottolineato Brunetta - stanno facendo altrettanto e anche di più, e nelle prossime settimane ci saranno le conferenze stampa di presentazione".


Tra circa 7-10 giorni poi, ha aggiunto il ministro,
"appena definiti i decreti necessari, saranno messi su internet anche i dati riferiti a me e ai miei collaboratori". L'operazione, tuttavia, "è 'in progress', e forse qualche falla è possibile, ma abbiamo voluto farla subito. L'obiettivo è pubblicare presto sul sito anche gli obiettivi assegnati ai dirigenti, le valutazioni, gli indicatori finanziari di spesa e quelli di qualità". E su questi ultimi obiettivi "è stata avviata una proficua collaborazione con l'Istat".


L'operazione è stata realizzata
"sulla base delle leggi vigenti e dopo un confronto con il Garante della privacy, anche per evitare equivoci come in tempi recenti per ministeri più pesanti". E i dati personali "sono stati autorizzati spontaneamente da ogni dirigente. C'è stato solo qualche piccolo nervosismo, che si è poi risolto con totale condivisione".


"È la prima volta - ha concluso Brunetta - che succede nella pubblica amministrazione italiana con questa organicità, e per la prima volta in un ministero così articolato. Un'operazione che riguarda circa 1.100 dipendenti, come una grande azienda, che in più rappresenta una sorta di hub per tutti i 3,6 milioni di dipendenti pubblici".
 


LOTTA DI CLASSE CON I FANNULLONI

"Dobbiamo tirare fuori il Paese buono, il lavoro buono, che non può essere offeso da chi non lavoro, dai fannulloni. Questo è il mio impegno nei confronti dei cittadini italiani", ha detto il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brenetta .


"Noi - ha spiegato - dobbiamo sottoporre al controllo dei nostri 'azionistì, cioè i cittadini, i risultati e quindi misurare la qualità. Il privato che lavora, il pubblico che nella stragrande maggioranza lavora e si impegna, sono il lavoro buono, contro chi non produce. Bisogna superare il gap di produttività" 

 

Dopo aver citato Mao Tse Tung ("colpirne uno per educarne cento", riferendosi ai fannulloni nella pubblica amministrazione), il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, trova ispirazione nell'idea-chiave dell'opera di Karl Marx (e poi del marxismo) - la lotta di classe - per dare il senso della sua azione per migliorare l'efficienza della macchina dello Stato.


"La gente - ha aggiunto il ministro - è stanca di aver una pubblica amministrazione opaca e inefficiente. Dobbiamo mettere i cittadini in condizione di scegliere asili, scuole e ospedali più efficienti".