{{IMG_SX}}Roma, 3 maggio 2008 - Il procuratore aggiunto della capitale Franco Ionta ha aperto un'inchiesta in relazione alla pubblicazione su internet degli elenchi delle denunce dei redditi degli italiani. Il reato ipotizzato è la violazione dell'art.167 della legge sulla privacy che punisce il trattamento illecito dei dati personali.

 Secondo il magistrato, la divulgazione ha determinato un'esposizione a rischio delle persone; sotto accusa sono, quindi, le modalità - in maniera indiscriminata - con cui sono state diffuse le informazioni.

 

 L'apertura del fascicolo è stata un'iniziativa autonoma del procuratore aggiunto Ionta che è a capo del pool dei pm che si occupano delle intereferenze illecite nella vita privita. L'indagine, per il momento contro ignoti, mira ad accertare l'evntuale illiceità della decisione di pubblicare integralmente e senza selezione, i dati sulle singole denunce dei redditi.

 

Il viceministro dell'Economia, Vincenzo Visco, potrebbe essere sentito dagli inquirenti che indagano sulla divulgazione dei dati relativi ai redditi denunciati dagli italiani nel 2005. L'eventuale decisione di convocare alla Procura di Roma l'esponente del passato governo potrebbe scaturire dall'esito dell'esame della documentazione dell'Agenzia delle Entrate.