{{IMG_SX}}Bruxelles, 24 aprile 2008 - Il prestito ponte pone "le premesse per il risanamento di Alitalia" ma serve una ricapitalizzazione in tempi brevi "per assicurare una prospettiva duratura di continuità operativa". Lo afferma la compagnia in una nota diffusa al termine del consiglio di amministrazione. 

 

 Il ritiro di Air France-Klm impone la revisione del budget 2008 di Alitalia. Lo afferma una nota della compagnia diffusa al termine del consiglio di amministrazione. Il cda, si legge, "anche alla luce dell'evoluzione del contesto di riferimento e della risoluzione delle intese raggiunte con Air-France-Klm, ha dato mandato al management della società di predisporre una revisione del budget per il 2008 e di dare tempestiva attuazione alle azioni di efficientamento già programmate".

 

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A breve Alitalia avrà un nuovo amministratore delegato. Lo ha detto, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, il presidente della compagnia Aristide Police nel corso dell'incontro con i sindacati a Magliana. "La nomina di un amministratore delegato - avrebbe detto Police - sarà presa in esame a brevissimo di concerto con il futuro ministro del Tesoro".

Sulla cordata italiana,  «Quando capiremo bene la proposta daremo un giudizio. Riteniamo importante che ci sia una solida cordata italiana fatta di imprenditori, banche e anche un'alleanza con un partner internazionale», ha sottolineato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. «La cordata c'è: è certamente una cosa positiva, una alternativa importante», ha affermato il leader dell'Anpac, Fabio Berti.

 

 

- La Commissione europea si prepara a chiedere nei prossimi giorni delle informazioni all'Italia sul prestito ponte da 300 milioni di euro concesso ad Alitalia. Ancor prima che cominci l'analisi delle misure "è già chiaro che nei prossimi giorni i nostri servizi invieranno una lettera all'Italia esprimendo dei dubbi" sulla natura delle misure, ha spiegato Michele Cercone, il portavoce del commissario per i Trasporti, Jacques Barrot. "

 

"Abbiamo dubbi sulla natura della misura e vogliamo capire meglio alcuni dettagli. In particolare, vogliamo sapere se si tratta di un'operazione commerciale o sono coinvolti degli aiuti di Stato". 
Il portavoce Michele Cercone ha ricordato che ieri sera c'è stato un incontro tra gli uffici di Barrot e i funzionari della rappresentanza italiana che hanno illustrato il prestito ponte "insistendo che non si tratta di un aiuto di Stato". La misura, che è stata solo illustrata e non notificata, verrà ora passata al vaglio dei servizi. Tuttavia i tecnici comunitari vogliono vederci chiaro per "capire se si tratta o no di aiuti di Stato".

 

RYANAIR FARA' RICORSO

Ryanair intende ricorrere presso la Commissione europea contro il prestito da 300 milioni di euro erogato dal governo italiano ad Alitalia. Lo ha confermato il direttore legale di Ryanair, Jim Callaghan, in una nota. "L'ultimo salvataggio da 300 milioni di euro di Alitalia è una beffa alla normativa Ue sugli aiuti di stato - ha spiegato Callaghan - Sostenere un'aerolinea nazionale inefficiente, che sarebbe dovuta finire in bancarotta, tempo fa è semplicemente illegale".

Più cauta British Airways: «Seguiremo da vicino la situazione per assicurarci che le norme Ue sugli aiuti di stato siano rigidamente rispettate», ha detto un portavoce. Non ha dubbi il Wall Street Journal: il prestito, scrive il quotidiano, «ha tutta l'aria di un aiuto di stato illegale» che la Commissione europea «può e deve respingere».