{{IMG_SX}}Roma, 7 dicembre 2007 - La prossima riunione della presidenza della Commissione di Vigilanza valuterà attentamente la puntata di ieri sera di 'AnnoZero', dedicata alla Rai. Ne dà notizia il presidente della commissione Mario Landolfi.


"E' vero che Santoro ha invitato a parlare di Rai alcuni esponenti di Forza Italia che hanno declinato l'invito, ma è anche vero che, ad eccezione del suo presidente, la Commissione parlamentare di Vigilanza annovera al proprio interno personalità altrettanto autorevoli e comunque in grado di conferire alla trasmissione quell'equilibrio nelle presenze e quel pluralismo nelle opinioni che sono stati clamorosamente disattesi. Alla fine "AnnoZero" si è trasformato in un eroico Veneziani contro tutti. C'è sicuramente materia per portare quanto accaduto all'attenzione del prossimo Ufficio di Presidenza", dice Landolfi.


LA 'DIFESA' DI GIULIETTI

"Da Landolfi sarebbe lecito attendersi un sia pure tardivo moto di indignazione per quanto è accaduto nel periodo del monocolore berlusconiano che ha dominato sul polo Raiset e che ieri sera molti degli ospiti hanno documentato in maniera rigorosa e non smentibile", contrattacca Giuseppe Giulietti, membro della commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai.

 
"Quelle medesime denunce - ricorda Giulietti - in un clima di semi indifferenza
e senza bisogno di intercettazioni erano state sporte dall'associazione Articolo21 e dall'avvocato Domenico D'Amati. Invece di indignarsi contro Michele Santoro e i suoi ospiti sarebbe assai più utile se l'autorità finanziaria, l'autorità di garanzia, la commissione etica e la medesima commissione parlamentare di vigilanza operassero per eliminare le metastasi e per impedire che quanto è già accaduto possa ripetersi in futuro, anche a porte invertite".

 
"Bisogna infine ringraziare 'Annozerò che ci ha consentito di rivedere Sabina Guzzanti e uno spezzone del programma 'Raiot' che fu soppresso dopo la prima puntata. Restiamo sempre in attesa di sapere se, come e quando Sabina Guzzanti potrà tornare sugli schermi della tv pubblica".