{{IMG_SX}}New York, 27 aprile 2008  - Possono imbracciare un fucile M16, ma guai se tengono in mano una copia di Playboy. Le piccanti distrazioni dei militari dell'Esercito americano sono destinate a finire a causa delle proteste di alcune organizzazioni a favore della famiglia, che hanno chiesto norme più severe contro la diffusione di riviste hard tra i soldati.


Il deputato repubblicano Paul Broun, appoggiato dal Alliance Defense Fund e dall'American Family Association, ha presentato una proposta di legge che rafforzerebbe i divieti sulla vendita di pubblicazioni pornografiche nelle basi militari americane.

Come riporta il blog Raw Story, una legge del 1997 vieta infatti la vendita di "materiale sessualmente esplicito", ma il Pentagono ha fino a ora chiuso un occhio, lasciando sugli scaffali riviste giudicate meno spinte.

"Come Marine sono molto preoccupato per il benessere delle truppe e il successo delle missioni. Autorizzare la vendita di riviste per adulti nelle basi militari provocherebbe un incremento degli episodi di violenze e reati sessuali, alimentando una sorta di dipendenza e riducendo il ruolo della famiglia come pilastro della società", ha detto Broun.