Sparatoria Napoli, il 25enne ucciso in una guerra tra clan: spuntano le prime ipotesi

Estorsioni e droga al centro della guerra di Pianura: il 25enne Antonio Zarro era legato al clan Pesce-Perfetto, avrebbe pagato lo sconfinamento nella zona dei Calone

I carabinieri sul luogo dell'agguato

I carabinieri sul luogo dell'agguato

Napoli, 20 agosto 2021 - Era nel posto sbagliato, o forse è rimasto vittima di un appuntamento trappola Antonio Zarra, il 25enne ucciso questa notte in un agguato a Pianura. Sono le due ipotesi che in questo momento sono al vaglio dei carabinieri che stanno indagando sulla morte di Zarra, che ha alle spalle precedenti penali per droga, morto all'ospedale dopo essere stato raggiunto da almeno 7 colpi esplosi da una 9x21 nella zona occidentale di Napoli. Il giovane era legato al clan Pesce-Perfetto, in lotta con i Calone che controllano la zona di via Carrucci, la strada dove il ragazzo è stato ucciso.

Zarra - nipote di un omonimo un pregiudicato ucciso negli anni Novanta, sempre nello stesso quartiere - era in via Jacopo Carrucci: strada sotto il controllo del clan Calone, ex clan Mele, in lotta per il controllo delle piazze di spaccio contro i Carillo-Marfella e i Pesce-Perfetto. E proprio a quest'ultima fazione che Zarra sarebbe stato legato da vincolo di profonda amicizia e frequentazione, forse anche attività criminale. Avrebbe dunque pagato con la vita lo sconfinamento in un'area che non poteva varcare.

Altra ipotesi è che qualcuno gli abbia dato un appuntamento. Nella zona di Pianura sono mesi che si vivono fibrillazioni dovute alla rottura degli equilibri tra i clan che da sempre si sono dati battaglia. Non solo la droga. ma anche le estorsioni.

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