Omicidio Melito di Napoli, l'appello del sindaco: “Non lasciateci soli”

Luciano Mottola chiede al prefetto l'invio di un contingente di forze dell'ordine per arginare "l'emergenza criminalità" della cittadina al confine con Scampia e Secondigliano

Napoli, 28 settembre 2022 – Un "ultimo disperato appello allo Stato: non lasciateci soli". A lanciarlo è Luciano Mottola, sindaco di Melito di Napoli, Comune situato a nord del capoluogo partenopeo e al confine con i quartieri Scampia e Secondigliano, da ieri sera scosso dalla notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Marcello Toscano, 64enne insegnante di sostegno, nel cortile della scuola media "Marino Guarano", probabilmente ucciso a coltellate. Al momento è giallo sulla dinamica e il movente, non è chiaro se si tratti di un'aggressione casuale, avvenuta durante un tentativo di intrusione nella scuola, o di un omicidio su commissione. Una vicenda che ricorda un'altra vicenda: il pestaggio "punitivo" di un professore di sostegno a Casavatore, sempre nel Napoletano. Era Enrico Morabito, "colpevole" di avere rimproverato alcuni alunni in classe. 

Marcello Toscano, l'insegnante ucciso nel cortile della scuola di Melito
Marcello Toscano, l'insegnante ucciso nel cortile della scuola di Melito

Mottola: “Scuola trasformata in scena del crimine”

Mottola racconta che "ieri sera, quando sono accorso all'esterno della scuola media Marino Guarano, mi si è letteralmente gelato il sangue. Continuo ad avere davanti agli occhi sirene dei carabinieri, i pianti strazianti dei familiari della vittima, il via vai di curiosi e docenti che non riuscivano a credere che il teatro di un omicidio potesse essere il cortile di una scuola”. È mistero sul movente dell’efferato delitto. “Un omicidio forse consumato in pieno giorno (saranno gli inquirenti a dirlo), in un luogo abitualmente frequentato da giovanissimi studenti che fino a venerdì non torneranno a scuola perché trasformata in scena del crimine”, continua il primo cittadino di Melito.

“Da genitore, pensando alle mamme e papà che dovranno trovare le parole adatte per spiegare ai propri figli perché non potranno a scuola, mi vengono i brividi. Brividi dettati da un'impotenza conclamata, quella che scaturisce dall'impossibilità di essere numericamente pronto per fronteggiare l'emergenza delinquenziale che attanaglia la mia città e tante altre della cintura di Napoli".

Emergenza criminalità: il sindaco chiede rinforzi

"Ti senti piccolo piccolo, quasi inerme. Al punto da avere voglia di mollare tutto, ma poi – aggiunge il sindaco di Melito – viene fuori l'orgoglio e la volontà di voler lottare per cambiare il destino, apparentemente già segnato, della nostra Melito ed allora lanci un disperato appello a sua eccellenza il prefetto di Napoli, al fine di ottenere un dispiegamento maggiore di forze dell'ordine sul nostro territorio. Un'emergenza criminalità che non la si può certamente combattere con i mezzi attualmente a disposizione, ma che deve essere ai primi posti nell'agenda del nascente Governo se non si vorrà abbandonare Melito, e tante altre realtà come Melito, al proprio destino". "In attesa che i miei appelli ricevano risposte serie e concrete, faccio le mie più sentite condoglianze ai familiari del prof. Toscano, con la speranza che le forze dell'ordine possano fare luce al più presto su questa assurda ed agghiacciante vicenda", conclude Mottola firmandosi "Luciano, il Sindaco".