Milano, 21 giugno 2014 - "Anch’io sono disposto a morire, ma non di noia!” diceva nel 1970 il protagonista di “Zabriskie Point” di Michelangelo Antonioni e così dice oggi Massimo Giorgetti, direttore creativo del brand MSGM. Una filosofia di vita reinterpretata in una collezione dal carattere deciso e dall’animo errante, per un uomo che, oggi, vuole per sé una nuova comodità da indossare per un viaggio dai nuovi sentieri. Così il mood della sfilata che porta lo stilista romagnolo a sperimentare frontiere differenti  dalla sua morbida quotidianità:  in una costante e continua ricerca di sé stesso (non a caso sui muri trasformati in schermo dalla video proiezione dei Motus si legge “I’m looking for myself”) in cui Giorgetti evolve il suo linguaggio con l’inserimento di outfit dai toni più seri. Ma un viaggio non è tale se poi non vi è il ritorno a casa, che per il designer significa ritrovare le sue ormai celebri stampe, i tanti colori e il divertimento tipico di questo brand giovane che ha saputo imporsi nel mondo della moda.

L'INTERVISTA A MASSIMO GIORGETTI - di Nicole Fouquè

Per l’uomo MSGM la divisa estiva del 2015 sarà caratterizzata da elementi che si mescolano e assumono nuove identità, come la polo che diventerà la nuova camicia, mentre la camicia sarà la nuova felpa. Uno stravolgimento dei ruoli,  per una continua ricerca dello stile metropolitano e contemporaneo. Ananas e Cactus rubati alla natura diventano il tema per le immancabili felpe, i ricami e la maglieria- molto presente nell’intera collezione-. Le felci tipiche dell’arredamento vengono prestate per dei look  da teddy boy grunge che le reinterpretano accostate a delle bandiere. Giorgetti crea e gioca, come quando utilizza il nastro segnaletico stradale per fermare polsini di giacche da barca. I tessuti sono di base cotonieri ma anche in questo caso MSGM si evolve, con il piede de poule di lana lino presente in gran parte della collezione, il piquet di cotone e seta delle felpe, dei nylon in poliuretano e un popeline croccante per flanella di lana. Grande importanza agli accessori, come ha tenuto a sottolineare Giorgetti, per un uomo che affronta la vita con lo sguardo scanzonato: lo zaino  e le ciabattone, che ricordano i modelli over degli anni ’80 e rivisti in chiave logata con le iniziali del brand o con le righe orizzontali. Per un viaggio da affrontare in comodità ma senza perdere l’identità.