Achille Lauro a Sanremo vestito da Ziggy Stardust. Chi è e perché quell'abito

Il cantante sbalordisce ancora una volta l'Ariston

Achille Lauro a Sanremo (Ansa)

Achille Lauro a Sanremo (Ansa)

Sanremo, 7 febbraio 2020 -  Sbalordisce ancora una volta Achille Lauro che a Sanremo 2020 duetta, sublime, con Annalisa e lancia un nuovo messaggio di stile, a tutta contemporaneità. Niente mantello e niente messaggi pauperisti, nessun eccesso se non nel trucco che è una mascherina di ombretto luminescente turchese in tinta con lo smalto delle unghie, sopra alle guance spolverate di fard. Sorprende la parrucca pel di carota, molto curata. Omaggio a uno dei personaggi più iconici della scena pop e rock mondiale: Ziggy Stardust, uno dei tanti alter ego di David Bowie.

Le pagelle dei look della terza serata

Perché Ziggy

“Ziggy Stardust, anima ribelle, simbolo di assoluta libertà artistica espressiva e sessuale e di una mascolinità non tossica", afferma Lauro. Che è sceso dalla scala dell’Ariston in un look gender fluid – anche stasera firmato per lui da Gucci – indossando un completo di raso verde smeraldo, con dettagli personalizzati. Per l’occasione è stato eseguito anche un approfondito lavoro di hairstyling e make-up: una parrucca realizzata ad hoc per l’esibizione e un make-up ispirato a quello di Ziggy Stardust e al trucco glam rock dell’epoca.  

Per omaggiare l’esibizione, una tavola di Lauro/Ziggy Stardust è stata realizzata da Riccardo Atzeni, illustratore e animatore 2D attualmente al lavoro su un’opera di Panini Comics che proprio nel 2020 ha lanciato un progetto internazionale sul Duca Bianco. Una trasformazione da passerella per il cantante che oggi ricorda le incredibili performance di Renato Zero agli inizi. Molto bello il doppiopetto di raso verde bambù, la camicia candida e la cravatta over di Gucci. Un look da vera star.

di EVA DESIDERIO

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Chi è Ziggy Stardust

Ziggy Stardust è uno degli alter ego di David Bowie, superstar protagonista dell'omonimo brano nell'album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars del 1972.  Pare che il nome Stardust fosse stato ispirato dall'artista texano Legendary Stardust Cowboy, ritenuto l'inventore del genere psychobilly. Ma nella supestar Ziggy si trovano 'schegge' anche di Jimi Hendrix, mentre quel "he was the nazz" lascia suggerire l'abbreviazione di Nazareno. Unito a "leper messiah" ("messia lebbroso") conferisce al personaggio un ruolo messianico. Per quanto concerne il verso "making love with his ego" ("facendo l'amore col proprio ego"), c'è chi vede un omaggio a Jim Morrison e Mick Jagge.  Altri ancora identificano Ziggy col cantante Marc Bolan, mentre i 'Weird' e 'Gilly' del testo vengono accostati a Trevor Bolder e Mick Woodmansey. La verità è che Ziggy Stardust non ha contorni precisi, non è definibile. Incarna semplicemente una serie di archetipi rock che lo consegnano a una dimensione quasi ultraterrena.