Paolo Cevoli infiamma Sanremo. La storia del comico romagnolo

Torna l'assessore Palmiro Cangini. L'Ariston applaude divertito

Claudio Bisio e Paolo Cevoli (LaPresse)

Claudio Bisio e Paolo Cevoli (LaPresse)

Sanremo, 7 febbraio 2018 - Serviva Paolo Cevoli per far andare su di giri Sanremo 2019. Il comico, celebre ai più per le sue performance a Zelig, infiamma la terza serata del Festival con le sue battute e il suo travolgente spirito romagnolo. E' lui, nei panni dell'assessore Palmiro Cangini, il primo politico sul palco dell'Ariston che gradisce e applaude, divertito. Insieme a Claudio Bisio, però, precisano subito che non si tratteranno temi di attualità: "Non si può parlare di politica - dice Palmiro Cangini - anche perché questi sono di un permaloso". Bisio si presta, proprio come ai tempi di Zelig, a fare da spalla a Cevoli.

LE GAG - Cevoli si presenta con un 'trombone' sul palco. "E' perché mi hanno trombato", la battuta d'esordio. A Bisio: "Te col bemolle vai forte".  E ancora: "Lo vogliamo fare anche in Romagna il Festival, venite intorno al 2 novembre, nel giorno dei morti". Un appunto: "C'è poca passerina" a Sanremo, perché "le più gnocche che avete sono Loredana Bertè e Patty Pravo". Mentre per Virginia Raffaele serve "una calza a rete" per renderla più provocante. La domanda: "C'è Fedex? E J-Azz?".

CHI E' - Paolo Cevoli nasce nel 1958 a Riccione, cuore della Romagna. Figlio di albergatori, lavora nella pensione di famiglia sin da ragazzino come cameriere. "Ho sgobbato, ho imparato tanto, mi sono divertito", racconta sul suo sito alla sezione 'Curriculum - poco normale'. Studia poi giurisprudenza a Bologna, dove si laurea nel 1983. "Mi sono tanto divertito. E basta", scrive ancora sulla pagina web.

Arriva la chiamata della famiglia Arpesella (quella del Grand Hotel di Rimini) che lo vuole per lo sviluppo e la gestione dei fast-food Italy&Italy. Nel 1990 torna a Bologna dove assapora per la prima volta il mondo dello spettacolo. Comincia dal concorso per giovani comici "La Zanzara d'Oro", dove si classifica terzo dietro ad Antonio Albanese. Nella stessa gara ci sono, tra gli atlri, Fabio De Luigi, Diego Parassole, Federico Bianco.

Cevoli viene notato da Maurizio Costanzo che lo invita come ospite del suo show per 15 volte. Calca il palcoscenico dello Zelig dove incontra Gino & Michele e Giancarlo Bozzo. Viene anche convocato per la trasmissione Su la Testa con Paolo Rossi.

E arriva il passaggio probabilmente cruciale per la sua carriera: nel 2003 diventa uno dei protagonisti di Zelig in tv. In poche puntate, si impone come fenomeno di massa: le sue battute sono un tormentone, così come la sua parlata con quella cadenza ostentatamente romagnola. In tanti iniziano a parlare come "L'assessore Palmiro Cangini", suo personaggio che ripropone anche all'Ariston. Poi teatro e anche qualche film: partecipa a 2061 un anno eccezionale (2007) con Diego Abatantuono, dirige e interpetra Soldato Semplice (2015). 

LA FAMIGLIA - Paolo Cevoli si è sposato con Elisabetta nel 1986. Da lei ha avuto due figli: Giacomo di 30 anni (1988) e Davide di 28 (1990).