Instagram fa male agli adolescenti? La ricerca interna di Facebook

Secondo una ricerca interna di Facebook, svelata dal Wall Street Journal, Instagram peggiorerebbe la percezione che gli adolescenti hanno del proprio corpo

L'app di Instagram su smartphone

L'app di Instagram su smartphone

Dopo aver svelato che quasi sei milioni di utenti su Facebook possono aggirare le regole del social network, il Wall Street Journal ha appena pubblicato un’altra inchiesta che riguarda le aziende di Zuckerberg e che sta già provocando un vero e proprio terremoto in rete. Secondo il giornale americano, infatti, esiste una ricerca interna di Facebook che svelerebbe che Instagram, l’altro social network di proprietà della società californiana, peggiora la percezione che un adolescente su tre ha del proprio corpo e che per molti altri la piattaforma di condivisione genera angoscia e un aumento delle tendenze depressive. L’inchiesta del WSJ "Il 32% delle ragazze adolescenti ha affermato che quando si sentivano male per il proprio corpo, Instagram le faceva sentire peggio". La dichiarazione, citata dal Wall Street Journal, si riferisce a un’inchiesta interna a Facebook, risalente al 2019 e citata da Mark Zuckerberg in persona durante una presentazione fatta in presenza di altri dirigenti dell’azienda americana. Un adolescente su tre – secondo quanto si può leggere nel report svelato da WSJ – sviluppa disturbi di percezione del proprio corpo; altri ragazzi sono invece convinti che Instagram e i post che si possono trovare sulla piattaforma contribuiscano a peggiorare il loro umore, generando ansia, angoscia e depressione. La risposta di Facebook Dopo la pubblicazione dell’inchiesta sul WSJ, Karina Newton, capo delle public policy di Instagram, si è affrettata a commentare con un post ufficiale che “la società sta cercando modi per allontanare gli utenti da determinati tipi di post e contenuti e siamo cautamente ottimisti - scrive sempre la Newton - sul fatto che questi suggerimenti aiuteranno a indirizzare le persone verso contenuti che elevano di più e sposteranno l'attenzione finora focalizzata sull'aspetto delle persone".