Dinosauro Ciro: Tac a Napoli per svelare i misteri del fossile tra i più famosi al mondo

L'Ingv con paleontologi di Milano e Chicago ha avviato nuovi studi. Ecco qual è l'obiettivo del progetto

Napoli, 23 dicembre 2022 - Il dinosauro 'napoletano' Ciro - uno dei fossili più famosi e meglio conservati al mondo - è stato sottoposto a una raffinatissima Tac. Il perché ce lo spiega Lucia Pappalardo dell'Ingv, responsabile del Laboratorio di microtomografia dell’Osservatorio Vesuviano.

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Dinosauro Ciro: nuovi studi dell'Ingv
Dinosauro Ciro: nuovi studi dell'Ingv

"Ciro è il primo dinosauro scoperto in Italia"

"Ciro è il primo dinosauro scoperto in Italia - chiarisce -. Il ritrovamento è avvenuto quasi 40 anni fa a Pietraroja (Benevento) ed è importante perché fino a quel momento si pensava che i fossili di dinosauro nel nostro paese non esistessero. Si credeva che la penisola nel Mesozoico fosse coperta dall'acqua. Invece dopo Ciro sono stati scoperti addirittura altri quattro dinosauri. Perché si erano create delle terre emerse dove questi animali riuscivano a vivere".

Perché si chiama Ciro

"A battezzarlo così - ricorda Pappalardo - è stato un giornalista ai tempi della scoperta. Un nome napoletano che poi è stato usato anche in campo scientifico. Anche se il termine esatto è Scipionyx samniticus".

Perché è importante questa analisi

"L'analisi che stiamo conducendo è importante perché gli organi interni del fossile sono inglobati nella roccia. Per questo abbiamo fatto una Tac a Ciro. Ci serve a capire un passaggio molto importante, l'evoluzione da rettili a uccelli".

Il progetto

Per questo l'Ingv ha messo a disposizione dei paleontologi una tecnica innovativa che è impiegata nello studio delle rocce vulcaniche. Il progetto vede coinvolti il Field Museum of Natural History di Chicago e il Museo di Storia Naturale di Milano

Le dimensioni di Ciro

Spiega la scienziata dell'Ingv: "Il fossile ha una dimensione di 20 cm, manca la coda che non è stata ritrovata ma era molto lunga e serviva a bilanciare il peso. Quindi l'animale erano almeno il doppio di quello che vediamo oggi. Analizzeremo 10.000 immagini e scansioni grazie anche all'intelligenza artificiale". Questo viaggio affascinante è solo all'inizio.