Roma, 27 luglio 2014 - Circa cinquecento persone provenienti da tutta Italia si sono radunate per condannare l'uccisione di Spike, il cane bruciato vivo dopo essere stato seviziato a colpi di piccone a Pozzuoli, in provincia di Napoli. C'è stata una partecipazione straordinaria, contro tutti i pronostici, alla manifestazione organizzata dal Partito animalista europeo cui hanno aderito poche associazioni ma molti attivisti indipendenti e cittadini sensibili.

Tante le paure diffuse tra la gente che avrebbe voluto prendere parte alla protesta: dalla paura di entrare in un rione particolarmente caldo per criminalità comune e quella organizzata a quella di dover subire le prescrizioni restrittive imposte dalla Questura di Napoli. Prescrizioni che il Pae, come annunciato alla vigilia, intendeva ignorare.

“Molti avrebbero scommesso sull'insuccesso dell'evento, soprattutto associazioni e rappresentanti istituzionali del movimento animalista napoletano che si sono resi latitanti. Fortunatamente a noi interessa il consenso e la partecipazione della gente comune, dell'opinione pubblica e la manifestazione di ieri conferma che abbiamo intrapreso l'unica via percorribile per ottenere risultati apprezzabili. Attivisti provenienti da Torino, Milano, Padova, Grosseto, Roma, Trapani in supporto dei numerosi partenopei e puteolani, hanno preso parte all'evento, con sorpresa gli stessi abitanti del Rione Toiani, definito un “Bronx”, ci hanno accolto con grande entusiasmo unendosi al corteo per condannare l'autore dell'efferato crimine. Un segno di civiltà, sensibilità ed umanità di un intero quartiere", ha dichiarato il presidente del Partito animalista europeo, Stefano Fuccelli.

"Nessun problema nello svolgimento del corteo, nonostante le prescrizioni del Questore di Napoli che imponevano il divieto assoluto di utilizzare megafoni, fischietti e qualsiasi strumento di diffusione acustica nonché striscioni, manifesti volantini ed addirittura slogan e cori. Unico luogo autorizzato la piazza vicino alla stazione, ovvero in un quartiere dove non vive il killer di Spike. L'impugnazione del dispositivo al Prefetto e la contestuale diffida che intimava al Questore di rispettare i diritti sanciti dall'art. 21 della Costituzione, indirizzata per conoscenza al Ministro dell'Interno, ma soprattutto il buon senso e l'esperienza del responsabile delle Forze dell'ordine al quale va il mio elogio e ringraziamento, il vice Questore Pasquale Toscano, hanno permesso lo svolgimento della manifestazione come da noi programmata senza incidenti di sorta", ha  continuato Fuccelli.

"Il successo dell'evento ha richiamato la partecipazione anche del sindaco, Vincenzo Figliolia, che ha voluto personalmente ed in rappresentanza dell'amministrazione locale, condividerne l'intento. Altro obiettivo raggiunto, come precedentemente concordato con le autorità, è stato vedere sequestrata la cagnetta ancora in possesso del Killer, adottata ora da un volontario che l'ha fisicamente condotta nella piazza dove erano riuniti i manifestanti", ha sottolineato il presidente del Pae che ha concluso:  "Un ringraziamento particolare alle associazioni che hanno partecipato: Fronte Animalista Milano, Irriducibili Toscani Grosseto, Lega del Cane Salerno, Enpa Campania, Italia Animalista in Movimento.”
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