Ascoli Piceno, 1 maggio 2013 - Centinaia di mail di protesta per dire no all'asta dei cuccioli sequestrati in febbraio a San Benedetto del Tronto. I cagnolini, su decisione della Procura della Repubblica,devono essere venduti all'asta.

In contrasto con ogni principio etico, perché non si tratta di mobili o oggetti, si tratta di esseri viventi, anzi senzienti. Per questo motivo l'associazione Arca 2000 che sta mobilitando i cittadini contro il provvedimento e sollecitando la Forestale a prendere posizione, ha deciso di inviare una lettera anche alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, oltre che al sindaco dello stesso comune e alla Asl competente. Questo il testo della lettera inviata e che ha ottenuto l'appoggio di molte associazioni animaliste, tra le quali anche la Lac, Lega abolizione caccia. Questo il testo:

<Ci uniamo alla protesta espressa dalla delegata e responsabile della Lac - Lega anti caccia di Ascoli Piceno, (nella mail a voi inviata) riguardo la decisione di mettere all'asta i cuccioli sopravvissuti al sequestro dello scorso Febbraio a S. Benedetto del Tronto(Ap).
Chiediamo che sia annullata l'asta e che l'affido sia fatto attraverso le associazioni animaliste e con seri controlli pre e post affido e senza alcun compenso in cambio. Gli animali non sono merce da mettere all’asta. 

Chiediamo che le adozioni siano basate su precisi requisiti e criteri riguardo:
-obbligo di sterilizzazione per chi adotta un cucciolo di sesso femminile ; obbligo di iscrizione all'anagrafe canina e inserimento del relativo chip d'identificazione ; obbligo di certificazione di sana e robusta costituzione del cucciolo, redatta da medico veterinario;  controlli pre e post affido; affido a soli residenti nella provincia di Ascoli Piceno.
Rimaniamo in attesa di vostro riscontro alla presente
distinti saluti
Daniela Ballestra
Presidente di "Arca 2000" onlus diritti dell'animale malato