{{IMG_SX}}Roma, 30 ottobre 2007 - "È necessario che mia sorella Loredana si curi in una clinica specializzata dove, con l'aiuto di uno psichiatra, possa ritrovare in qualche modo il suo equilibrio. Se si rifiuterà di seguire il mio consiglio, potrei arrivare a chiedere la sua inabilitazione temporanea".

Lo rivela a «Chi», il settimanale diretto da Alfonso Signorini, in edicola domani, Leda Bertè, sorella della cantante che domenica ha fatto pensare a un tentativo di suicidio barricandosi in un albergo romano.


"L'inabilitazione è un istituto giuridico meno grave dell'interdizione che però autorizzerà il ricovero", spiega Leda, che aggiunge: "Si tratta di una decisione difficile, ma non ho scelta e Renato Zero, l'amico più caro di Loredana, è d'accordo con me".