{{IMG_SX}}Cittadella (Padova), 23 maggio 2008 -  La new generation dei velocisti ha già sostituito la 'vecchia'. Certo, ci fosse stato Alessandro Petacchi il 'quadro' sarebbe più esaustivo, ma non ci sono dubbi che la gerarchia degli sprinter ha subito una mezza rivoluzione.

 

A Cittadella, traguardo padovano in cui si misuravano, in uno degli ultimi appuntamenti al Giro gli specialisti del colpo di reni, Mark Cavendish mette alla frusta gli High Road ed il tedesco Greipel in particolare per 'accorciare' le distanze su Daniele Bennati, l'aretino in maglia ciclamino che conduce sul giovane britannico per 3-2.

 

Un duello rusticano, come quelli di un tempo recente tra Petacchi e Cipollini, in cui Cavendish, a segno anche a Catanzaro, parte sempre leggermente favorito per via di una squadra che sa come pilotarlo. Il 'Benna', invece, è sempre costretto a far quasi tutto da solo perchè la Liquigas non è costruita per organizzare treni.

 

Anche stavolta il toscano si mette in scia dell'High Road ma esce attardato in curva e, correttissimo, si toglie per non far sbattere Cavendish alle transenne. Terzo lo spagnolo Koldo Fernandez (Euskaltel-Euskadi), quarto un altro veterano come lo spagnolo Erik Zabel (Milram), che ormai non ha più lo spunto dei bei tempi.

 

La tappa, dall'epilogo scontato, ha vissuto di una serie di tentativi di fuga iniziali (tra i tanti a provarci, Bossoni, Illiano e finanche Di Luca) ed uno riuscito, quello organizzato dal francese Mickael Buffaz (Cofidis) e dal basco Josu Agirre Aseginolaza (Euskaltel-Euskadi), che si agganciava al primo in compagnia di Paolo Bettini. I due filavano d'amore e d'accordo, guadagnando quasi subito quasi otto minuti e mezzo da un gruppo che lasciava fare, tenendoli a 'bagnomarià nella fasi conclusive.

 

La strada viscida ed un percorso rischioso consigliava gli organizzatori di neutralizzare il tempo ai -3 dal traguardo, una scelta saggia che evitava la ressa e permetteva ai velocisti di fare il proprio lavoro. Nessun cambiamento in classifica generale, con il siciliano Giovanni Visconti che indossa per l'ottava giornata la maglia rosa.

 

Domani, però, si attende un 'terremoto' in graduatoria perchè il gruppo dovrà fare i conti con il primo dei quattro arrivi in quota della corsa rosa. Si parte da Verona e si giunge salendo verso l'Alpe di Pampeago (195 chilometri complessivi), poco più di 7,5 Km con pendenze che sfiorano anche il 16% nelle vicinanze della linea bianca.

 

L'abbraccio dei corridori alle Dolomiti, nel cuore della Val di Fiemme, non sarà semplice anche perchè la stessa frazione, la numero 14, prevede anche un Gran Premio della Montagna di prima categoria sul Passo Manghen, a oltre duemila metri.

 

La fase finale di tappa sarà dunque decisiva e sorriderà agli scalatori più in forma, tra i quali potrebbe esserci anche Gilberto Simoni, che da queste parti fece un numero nel 2003 (nel '98, invece, Tonkov si mise alle spalle Pantani). Ristoro ad Aldeno, dopo 97,4 Km, traguardo volante a Borgo Valsugana (Km 137,6), un attimo prima che la strada cominci ad impennarsi.

 

Ordine d'arrivo della tredicesima tappa del 91/mo Giro ciclistico d'Italia, la Modena-Cittadella (Padova) di 177 km.
 

1. Mark Cavendish (Gbr) in 4h11'07'' (+20'' di abbuono) alla media di 42,291 km/h

2. Daniele Bennati (Ita) s.t. (+14'' di abbuono)

3. Koldo Fernandez (Spa) s.t. (+8'' di abbuono)

4. Erik Zabel (Ger) s.t.
5. Julian Dean (Nzl) s.t.
6. Mirco Lorenzetto (Ita) s.t.
7. Alexandre Usov (Bie) s.t.
8. Nikolai Trussov (Rus) s.t.
9. Robbie McEwen (Aus) s.t.
10. Graeme Brown (Aus) s.t.
11. Oscar Gatto (Ita) s.t.
12. Mathew Hayman (Aus) s.t.
13. Lilian Jegou (Fra) s.t.
14. Robert Foerster (Ger) s.t.
15. Gabriele Missaglia (Ita) s.t.
16. Carlo Scognamiglio (Ita) s.t.
17. Alexander Serov (Rus) s.t.
18. Luciano Pagliarini (Ita) s.t.
19. Marlon Perez Arango (Col) s.t.
20. Assan Bazayev (Kaz) s.t.