{{IMG_SX}}Parigi, 26 ottobre 2007 - Si terrà il 15 novembre prossimo l'udienza relativa al ricorso della McLaren contro la mancata squalifica dei quattro piloti di Bmw-Sauber e Williams nel corso del Gran Premio del Brasile per mancato rispetto del regolamento gomme. A riferirlo è stato il presidente della Fia Max Mosley.

 

L'obiettivo della scuderia anglo-tedesca è la squalifica del tedesco Nico Rosberg, del polacco Robert Kubica e del tedesco Nick Heidfeld, arrivati rispettivamente quarto, quinto e sesto, così da far risalire Lewis Hamilton nell'ordine d'arrivo e fargli ottenere i punti necessari a conquistare il titolo mondiale, vinto in pista da Kimi Raikkonen su Ferrari.

 

La McLaren contesta a Bmw-Sauber e Williams una temperatura della benzina più bassa rispetto al consentito. In caso di accoglimento del ricorso e contestuale squalifica di almeno due dei piloti che lo hanno preceduto nell'ordine d'arrivo, Hamilton potrebbe risalire dalla settima alla quinta (o alla quarta) posizione finale e conquistare così a tavolino il titolo mondiale. "Per noi - ha detto Mosley - il campionato del mondo è chiuso, il risultato è quello. Una squadra ha presentato un reclamo. Per il momento, questo non cambia niente, sta a loro provare che hanno ragione".

 

La temperatura della benzina delle quattro monoposto era di 14 gradi inferiore a quella dell'aria, ha fatto sapere la Fia, contro i 10 concessi dal regolamento. Ma il primo ricorso presentato dalla McLaren subito dopo la gara di Interlagos era stato respinto poiché, secondo i commissari di gara, il margine troppo ridotto non permetteva di rimuovere i dubbi sulla rilevazione delle temperature. "Ci si potrebbe chiedere - ha aggiunto Mosley - se la McLaren aveva diritto a fare appello.

 

Potevano contestare il risultato, ma non l'hanno fatto. Apparentemente non hanno misurato la temperatura delle benzine. E anche se le vetture classificate davanti ad Hamilton dovessero essere escluse, questo cambierebbe la posizione del loro pilota? Su questo dovrà pronunciarsi il tribunale d'appello"