{{IMG_SX}}Indianapolis (Indiana, Usa), 17 giugno 2007 - Lewis Hamilton concede il bis. Il 22enne anglo-caraibico della McLaren-Mercedes a soli sette giorni dal primo successo in carriera a Montreal, si ripete giungendo per primo sotto la bandiera a scacchi anche ad Indianapolis.

 

Hamilton, partito dalla pole, e' sempre rimasto al comando ed ha annichilito il bel piu' titolato compagno di squadra Fernando Alonso che, dopo un grande recupero dopo la prima sosta ai box, ha provato a passare in staccata in fondo al lungo rettifilo dello Speedway americano, senza pero' riuscirvi. Hamilton, infatti, ha tenuto la sua traiettoria e per il due volte iridato non c'e' stato altro da fare che alzare il piede per evitare di finire contro la MP4/22 del compagno di team. Alonso, poi, dopo la seconda sosta, anticipata rispetto alla prima, non e' riuscito a stare davanti ad Hamilton ed ha alzato il piede accontentandosi del secondo posto.

 

Sul terzo gradino del podio la Ferrari di Felipe Massa, staccato di 11 secondi che nel finale ha dovuto rintuzzare gli attacchi del compagno di team Kimi Raikkonen. Nei punti anche Heikki Kovalainen, quinto con la Renault davanti alla Toyota di Jarno Trulli, alla RedBull di Mark Webber ed alla BMW Sauber di Sebastian Vettel che, cosi', conquista un punto nella sua gara d'esordio. Solo nono Giancarlo Fisichella, penalizzato da un testacoda nelle prime fasi del Gran Premio. Con questo successo Hamilton stacca di 10 punti Alonso. Le Ferrari sono a 19 punti con Massa e 26 con Raikkonen.

 

IL SOGNO DI HAMILTON

«Non ci credo ancora, il sogno continua». Lewis Hamilton festeggia il bis: dopo il trionfo di una settimana fa in Canada, il pilota inglese della McLaren-Mercedes ha trionfato anche nel Gp degli Stati Uniti. Ora, il 22enne inglese ha 58 punti e comanda il Mondiale con 10 lunghezze di vantaggio sul compagno di squadra, lo spagnolo Fernando Alonso. «Il team -dice Hamilton- ha lavorato in maniera splendida, abbiamo portato la macchina ad essere veramente competitiva. Sono felicissimo, non poteva andare meglio».
Hamilton ha resistito agli attacchi del compagno. «Al via ci siamo trovati vicinissimi. Ad un certo punto, la pressione di Fernando diventata incredibile. Ho fatto di tutto per mantenere il vantaggio, avvertivo la sua presenza e questo ha reso la gara molto difficile. Sono stato in grado di rimanere davanti, sono felicissimo».

 

Questo l'ordine d'arrivo del Gran Premio degli Stati Uniti, settimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 disputato oggi sul circuito di Indianapolis:

1. Lewis Hamilton (Gbr) McLaren;

2. Fernando Alonso (Spa) McLaren, a 1"5;

3. Felipe Massa (Bra) Ferrari, a 12"8;

4. Kimi Raikkonen (Fin) Ferrari, a 15"8;

5. Heikki Kovalainen (Fin) Renault, a 41"4;

6. Jarno Trulli (Ita) Toyota, a 1'06"7;

7. Mark Webber (Aus) Red Bull, a 1'07"3;

8. Sebastian Vettel (Ger) Bmw Sauber, a 1'07"7;

9. Giancarlo Fisichella (Ita) Renault, a 1 giro;

10. Alexander Wurz (Ger) Williams, a 1 giro;

11. Anthony Davidson (Gbr) Super Aguri, a 1 giro;

12. Jenson Button (Gbr) Honda, a 1 giro;

13. Scott Speed (Usa) Toro Rosso, a 2 giri;

14. Adrian Sutil (Ger) Spyker, a 2 giri;

15. Christijan Albers (Ola) Spyker, a 3 giri.

 

Ritirati: Ralf Schumacher (Ger) Toyota; Rubens Barrichello (Bra) Honda; David Coulthard (Sco) Red Bull; Takuma Sato (Gpn) Super Aguri; Nick Heidfeld (Ger) Bmw Sauber Nico Rosberg (Ger) Williams; Vitantonio Liuzzi (Ita) Toro Rosso.