{{IMG_SX}}Vienna (Austria), 29 giugno 2009 - Roberto Rosetti supera la prova "finale" e si aggiudica una medaglia quanto mai meritata. L'arbitro designato per l'ultimo atto di questi Europei vinto dalla Spagna, grazie alla prova di stasera chiude cosi' un bilancio austro-svizzero assolutamente positivo (quattro le gare in totale, il match inaugurale tra Svizzera e Repubblica Ceca, la sfida del gruppo D tra Grecia e Russia e il quarto tra Croazia e Turchia), confermandosi miglior fischietto del torneo.

 

Una gara diretta con estrema sicurezza Germania-Spagna, senza errori grossolani, ma con un'unica macchia: quei cinque minuti di nervosismo del secondo tempo. Tra il 20' e il 25' con la Germania alla disperata ricerca del pareggio, il match aumenta infatti di intensita' e Rosetti a volte fatica a riportare la calma. Per il resto una gara ben diretta, merito anche dell'aiuto dei suoi collaboratori Alessandro Griselli e Paolo Calcagno, sempre attenti e correttamente posizionati.

 

L'arbitro italiano si dimostra preciso, puntuale, non troppo puntiglioso, ma severo all'occorrente come quando al 41' della prima frazione di gioco ammonisce Casillas e Ballack per un accenno di rissa in campo e nel secondo tempo Torres (29') e Kurany (43') per gioco scorretto. Lascia invece correre al 19' del secondo tempo quando Podolski e Silva vengono a contatto. La partita proprio infatti in quegli attimi attraversa una fase di agitazione. Il meno tranquillo sembra proprio il capitano dei tedeschi Ballack che in piu' di un'occasione si avvicina alla giacchetta italiana per protestare. Sugli spalti, sponda tedesca, la contestazione e' invece costante e forte. I supporter teutonici hanno infatti iniziato a dimostrare il loro dissenso gia' al momento della presentazione iniziale, fino a dedicargli una bordata di fischi nel finale, fino alla premiazione. Un pezzo d'Italia in finale, Rosetti.