Nancy Pelosi a Taiwan: "Qui per sostenere la democrazia"

Pechino: "Grave violazione a nostra sovranità". E annuncia esercitazioni e test missilistici. Taipei denuncia l'incursione di 21 caccia cinesi. Casa Bianca: "La visita è nostro diritto"

Roma, 2 agosto 2022 - E' crisi su Taiwan dopo che la speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi, è arrivata a Taipei, prima visita in 25 anni di un così alto funzionario americano, che ha fatto impennare la tensione tra Washington e Pechino. Pelosi è scesa dalla scaletta del Boeing C-40C della Us Air Force accolta dal ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu. In prossimità dell'arrivo del suo aereo, l'iconico grattacielo della capitale, il Taipei 101, ha lanciato i banner luminosi: "Benvenuta a Taiwan, grazie speaker Pelosi, Taiwan ama gli Usa".

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La tensione tra Usa e Cina è alle stelle. Le due potenze hanno schierato navi intorno all'isola. Diversi aerei da guerra cinesi hanno volato vicino la linea mediana che divide lo stretto di Taiwan. E mentre l'aereo di Pelosi ha seguito una rotta molto più ampia per non attraversare il mar Cinese meridionale, la Cina ha accusato gli Usa di "tradimento" e di essere "il più grande distruttore della pace odierna". Poi ha chiuso lo spazio aereo sopra lo Stretto di Taiwan ai voli civili e annunciato che condurrà esercitazioni militari nella zona di Taiwan, testerà missili convenzionali nel mare a est dell'isola e proiettili veri a lunga gittata nello Stretto. Le operazioni dureranno quattro giorni, a partire da stanotte, dopo la partenza di Pelosi, dall'isola. 

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Il Comando orientale dell'Esercito popolare di liberazione effettuerà operazioni di tiro di artiglieria a lungo raggio e lanci di missili nel mare a Est di Taiwan, come parte "di esercitazioni mirate" partite già questa sera. 

Taiwan ha denunciato l'incursione di 21 caccia cinesi nella sua area di identificazione di difesa, tra cui otto J-11 e dieci J-16, tutti entrati nell'area di sudest rispetto all'isola. Il ministero della Difesa taiwanese, inoltre, ha risposto "alle voci online secondo cui i caccia Su-35 della Pla avrebbero attraversato lo Stretto di Taiwan", definendole solo "fake news". Taiwan si dice "determinato" a proteggere l'isola dalle crescenti minacce cinesi e "capace e sicuro" di poterlo fare. "Stiamo preparando meticolosamente diversi piani e truppe adeguate saranno dispiegate per dare una risposta secondo le regole stabilite per le situazioni di emergenza e in base alla minaccia del nemico", aggiunge il dicastero in una nota.

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Taiwan, esercitazione militare (Ansa)

Sommario

Le parole della speaker Usa

La visita "della nostra delegazione a Taiwan onora l'incrollabile impegno dell'America nel sostenere la vivace democrazia taiwanese. Le nostre discussioni con la leadership di Taiwan riaffermano il nostro sostegno al nostro partner e promuovono i nostri interessi condivisi, incluso il progresso di una regione indo-pacifica libera e aperta", ha scritto su Twitter la speaker una volta atterrata a Taipei. "La nostra visita è una delle numerose delegazioni del Congresso a Taiwan e non contraddice in alcun modo la politica di lunga data degli Stati Uniti", ha aggiunto, ma non ci devono essere cambiamenti dello "status quo".

La rotta dell'aereo di Pelosi

L'aereo Usa si è diretto verso Taiwan seguendo una rotta molto più ampia per evitare il mar Cinese meridionale, dopo la partenza avvenuta nel pomeriggio. Secondo il sito web di monitoraggio dei voli Flightradar24, il Boeing C-40C (Spar19) della Us Air Force ha approcciato le Filippine dopo aver attraversato lo spazio aereo di Malaysia, Singapore e Indonesia. L'aereo della speaker si è poi diretto verso nord puntando Mar delle Filippine e Canale di Bashi, dove sono schierati la portaerei Usa Ronald Reagan e il suo gruppo d'attacco, vicino a Taiwan. La Reagan, di base a Yokosuka in Giappone, sta operando con l'incrociatore lanciamissili Uss Antietam e il cacciatorpediniere Uss Higgins. Nell'area, tra l'altro, c'è anche la nave d'assalto anfibia Uss Tripoli, parte di un dispiegamento nella regione iniziato all'inizio di maggio dal suo porto di origine di San Diego. Nel primo pomeriggio a Kuala Lumpur, a complicare gli scenari già incerti, è atterrato un altro Boeing C-40C (Spar20) sempre della Us Air Force proveniente da Tokyo.

L'ammonimento della Cina

La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, ha detto che Cina e Usa "hanno mantenuto i contatti a livelli diversi" nella speranza che "i funzionari americani capiscano l'importanza e la sensibilità del problema e quanto possa essere pericoloso". In ogni caso la Cina andrà avanti al fine di "garantire la sovranità e gli interessi" di Pechino e l'America "si assumerà la responsabilità e pagherà il prezzo per aver minato la sovranità e gli interessi della Cina", ha detto Hua. 

La visita "è un'escalation della collusione tra Taiwan e Stati Uniti, che è di natura pessima e che ha conseguenze molto gravi". Si tratta, ha scritto in una nota l'Ufficio per gli affari di Taiwan del Comitato centrale del Pcc, "di una grave violazione della sovranità e dell'integrità territoriale della Cina, una grave violazione del principio della Unica Cina". La riunificazione "della madrepatria e il grande ringiovanimento della nazione sono entrati in un processo storico irreversibile. La madrepatria deve essere unificata e lo sarà". 

"Sono gli Stati Uniti i responsabili delle provocazioni che hanno portato a un aumento delle tensioni nello Stretto di Taiwan", ha aggiunto Hua, criticando la cosiddetta "logica da estorsione" con cui gli Usa possono fare quello che vogliono. Hua, inoltre, non ha voluto commentare i suggerimenti per le misure da adottare per impedire la visita di Pelosi diventati virali sui social media in mandarino, tra cui figura anche l'abbattimento dell'aereo con i missili. "Se gli Stati Uniti giudicano male o gestiscono male questo problema, porteranno a conseguenze disastrose la regione di Taiwan", ha osservato ancora la portavoce, affermando che Stati Uniti e Taiwan "hanno prima collaborato per fare provocazioni", mentre la Cina è stata costretta ad agire per "autodifesa". "È difficile immaginare un comportamento più sconsiderato e provocatorio di questo", ha anche detto Hua con enfasi, accusando gli Stati Uniti di collaborare con "le forze separatiste" di Taiwan e "qualsiasi contromisura adottata dalla Cina sarebbe giustificata" perché il diritto internazionale e la storia sono "dalla parte della Cina".

Il ministro degli Esteri Wang Yi, in una nota, ha poi detto che il principio della Unica Cina "è il consenso universale, la base politica per gli scambi della Cina con altri Paesi, il nucleo di interessi fondamentali e una linea rossa e di fondo insormontabili". Alcuni politici "si preoccupano solo dei propri interessi, giocano apertamente con il fuoco su Taiwan e diventano nemici di 1,4 miliardi di cinesi che non finiranno mai bene".

La replica degli Usa: la visita è un diritto

"Gli Usa non sostengono l'indipendenza di Taiwan e continuano a supportare la politica dell''Unica Cina"', ha ribadito il portavoce della Sicurezza nazionale, John Kirby, parlando con la Cnn dopo l'arrivo sull'isola della speaker. "È un suo diritto" visitare Taiwan, ha insistito il funzionario della Casa Bianca ripetendo che nella visita non c'è nessuna violazione della sovranità della Cina. 

Mosca: Usa destabilizzano il mondo

La Russia accusa gli Stati Uniti di "destabilizzazione" in merito alla possibile visita a Taiwan di Nancy Pelosi. "Washington sta portando destabilizzazione nel mondo. Non ha risolto un singolo conflitto negli scorsi decenni, ma ne ha provocati molti", ha detto sui social media Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, dopo la messa in guardia da parte della Cina contro la visita dell'isola che Pechino considera come proprio territorio. Rincara la dose il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che definisce la visita della speaker della Camera "una provocazione che alimenta tensioni". 

Blocco import beni alimentari

Intanto la Cina ha sospeso nella notte l'import di beni alimentari da oltre 180 imprese di Taiwan con una mossa che appare come una prima ritorsione. I media di Taipei hanno rimarcato che "l'improvvisa mossa delle Dogane cinesi causerà un duro colpo" all'industria alimentare locale, tra agricoltura e pesca. Le Dogane, in base ai rilievi ufficiali, hanno contestato "la violazione delle normative pertinenti e interrotto d'urgenza l'import". Dal 2021 la Cina ha messo al bando ananas e altri beni taiwanesi per la presunta presenza di parassiti e sostanze vietate.

A poche ore dal previsto arrivo di Pelosi, poi, ha sospeso anche le importazioni di dolciumi, scrive il quotidiano United Daily News di Taiwan. Sia il ministero degli Affari economici che il Consiglio dell'Agricoltura di Taiwan sono al momento al corrente del bando, ha reso noto l'ufficio del Commercio Estero dell'isola, citato dal quotidiano, sottolineando che il governo di Taipei risponderà "in maniera appropriata" alla decisione di Pechino.

Compagnia aerea cinese modifica i voli

Ci sono anche modifiche a decine di voli della compagnia aerea cinese Xiamen Air nella giornata di oggi. Lo riferisce il tabloid Global Times, secondo cui nelle modifiche sono coinvolti almeno cinquanta voli in partenza e in arrivo sugli aeroporti della provincia sud-orientale cinese del Fujian. La motivazione ufficiale della decisione è il controllo del traffico aereo, anche se "ragioni specifiche" rimangono non chiare, sostiene il quotidiano cinese. Xiamen si trova nella provincia sud-orientale cinese del Fujian, che si affaccia sullo Stretto di Taiwan, e la città dista appena trecento chilometri in linea d'aria dall'isola. I voli coinvolti sono soprattutto quelli di collegamento con le città del nord-est della Cina, anche se alcune modifiche sono state effettuate anche per i voli che collegano gli aeroporti del Fujian con Chongqing, nel sud-ovest della Cina, e Urumqi, il capoluogo regionale dello Xinjiang, nel nord-ovest del Paese.