Soldati russi uccisi perché avevano il cellulare acceso? L'ira dei blogger: "Diffamazione"

Mosca ha attribuito la colpa del disastro di Makiivka ai militari stessi, scatenando anche la rabbia dei sostenitori della guerra. Durissime le critiche: "Tribunale per i vertici militari, idioti non addestrati"

Kiev, 4 gennaio 2023 - Nella notte di Capodanno l'esercito russo ha subito le perdite più devastanti dall'inizio della guerra in Ucraina: il bombardamento della caserma di Makiivka, nel Donetsk, ha provocato la morte di 89 soldati, secondo i dati ufficiali del ministero della Difesa russo. L'annuncio ha suscitato uno choc generale in Russia e ha spinto anche i sostenitori più accaniti a criticare Mosca. Il Cremlino, cercando apparentemente di mitigare i danni mediatici della notizia, ha riferito che l'alto numero dei morti è dovuto all'uso diffuso dei cellulari da parte dei militari, che sono andati contro il divieto. Diversi blogger militari russi si sono scagliati contro i vertici militari, chiamandoli "idioti non addestrati", e definendo la spiegazione ufficiale di Mosca "un palese tentativo di diffamare e incolpare". 

La veglia per i soldati uccisi a Samara (Ansa)
La veglia per i soldati uccisi a Samara (Ansa)

Cos'è successo nella notte di Capodanno

Poco dopo mezzanotte, Kiev ha bombardato una scuola professionale che ospitava soldati russi nella città di Makiivka, accanto alla quale ci sarebbe stato anche un deposito di munizioni. I media ucraini hanno subito parlato di centinaia di morti ma, come accade spesso, sono giunte numerose notizie contrastanti per quanto riguarda il bilancio dei decessi. I dati ufficiali russi parlano di 89 vittime al momento, tra cui anche il vice comandante del reggimento, il colonnello Bachurin. A colpire l'edificio sarebbero stati quattro missili Himars, forniti all'Ucraina dagli Stati Uniti, anche se Washington non ha "nessuna conferma" sul loro uso nel raid. Numerosi blogger e deputati russi hanno criticato duramente i vertici militari, denunciando come un imperdonabile errore il fatto che i soldati che festeggiavano l'arrivo del 2023 fossero alloggiati accanto ad un deposito di armi. 

"Quello che è accaduto a Makiivka è orribile", ha scritto 'Arkhangel Spetznaz Z', un blogger militare con oltre 700mila follower su Telegram. "Chi ha avuto l'idea di sistemare un grande numero di militari in un edificio solo, perfino un folle capisce che anche solo con un attacco di artiglieria ci sarebbero stati molti morti o feriti. Ma ai comandanti non può interessare di meno. Ogni errore ha un nome", ha aggiunto. "Basare le forze militari in un edificio invece che in rifugi aiuta direttamente il nemico. È necessario trarre le conclusioni più dure", ha spiegato Andrey Medvedev, un giornalista ultra conservatore deputato della Duma di Mosca. Vladlen Tatarsky, blogger militare ricevuto da Putin al Cremlino a settembre, ha chiesto un tribunale per i vertici militari, "idioti non addestrati".

Ieri è stata organizzata una cerimonia piuttosto rara per ricordare i soldati uccisi. La veglia si è svolta a Samara, città russa sul Volga. Le persone in lutto hanno deposto ghirlande e rose nella piazza centrale, mentre i sacerdoti presenti hanno recitato preghiere per i defunti. La moglie del comandante della Seconda armata della Federazione russa Andriy Kolotovkin, parlando alla cerimonia, ha detto di aver chiesto al marito di "vendicarsi per le lacrime di madri, vedove e orfani" dei militari morti a Makiivka. 

"Colpa dei cellulari? È solo diffamazione"

La strage già così sarebbe stata un vero e proprio disastro per Mosca. Ma la spiegazione ufficiale della leadership ha solo gettato benzina sul fuoco. Secondo Serghei Sevryukov, primo vice capo del principale dipartimento politico-mlitare delle forze armate russe, la causa principale dell'evento è stata "l'attivazione e l'uso su larga scala, contrariamente al divieto, di telefoni personali da parte dei militari". Questo avrebbe permesso all'esercito ucraino di prendere posizione e determinare le coordinate della posizione per lanciare l'attacco, ha spiegato Sevryukov.

Tuttavia, l'affermazione non ha calmato le acque, anzi. Il più accreditato blogger militare russo, Semyon Pegov, conosciuto anche come WarGonzo, ha attaccato il Cremlino, dicendo che queste dichiarazioni non sono altro che "un palese tentativo di diffamare e incolpare". Il commento è insolito da una figura dal calibro di Pegov: è stato personalmente insignito dell'Ordine del Coraggio da Putin solo un paio di settimane fa. Il blogger oggi ha scritto su Telegram che, mentre l'uso dei telefoni cellulari in prima linea non è "ovviamente" una buona cosa, "l'attribuzione della responsabilità all'uso dei cellulari non è troppo convincente". "Le coordinate trapelano e i movimenti delle truppe vengono regolarmente 'comunicati' ai servizi di intelligence ucraini - ha continuato -. La rete funziona, non dorme, e non dormono nemmeno i droni ucraini che possono fornire non solo informazioni sull'accumulo di truppe, ma anche confermarlo visivamente". Inoltre, secondo Pegov l'esercito ucraino non avrebbe utilizzato missili Himars a meno che non fosse certo del suo obiettivo: "Questa è un'arma costosa ad alta precisione. Prima di colpire con Himars, il nemico ovviamente verifica le informazioni. L'Ucraina non spara solo per fortuna", ha affermato.