Scandalo Epstein, il principe Andrea si ritira dagli impegni pubblici

Il terzogenito di Elisabetta sempre più nella bufera: una lettera smentisce i primi contatti con il miliardario accusato di pedofilia. Aziende e istituzioni si defilano. Lui: "Mi rammarico per mia incauta frequentazione"

Il principe Andrea, duca di York (Ansa)

Il principe Andrea, duca di York (Ansa)

Londra, 20 novembre 2019 - Il principe Andrea fa un passo indietro. Coinvolto nello scandalo Epstein, il terzogenito della Regina Elisabetta II si ritira dagli impegni della Corona per "il prossimo futuro". Lo ha annunciato oggi una nota di Buckingham Palace. 

Andrea di York era finito nell'occhio del ciclone per le sue frequentazioni con il miliardario americano Jeffrey Epstein, morto suicida in carcere, e con le presunte 'schiave del sesso'. Mentre si moltiplicano le defezioni di aziende e istituzioni dalla partnership con attività caritative legate al Principe (da ultime il colosso delle telecomunicazioni Bt e quattro atenei australiani), un nuovo sospetto viene sollevato sulle affermazioni del duca fatte durante il maldestro tentativo di autodifesa nel corso dell'intervista alla Bbc. Nell'occasione il terzogenito della regina Elisabetta ha detto di aver conosciuto Epstein nel 1999 tramite la socialite londinese Ghislaine Maxwell, ex fidanzata del miliardario americano e attualmente considerata dagli investigatori come sua complice. A smentirlo però ci sarebbe una lettera dello stesso segretario del duca di York, inviata al Times nel 2011 quando lo scandalo aveva cominciato a far capolino, che taccia come "insinuazioni senza fondamento" le voci circolate già allora su possibili comportamenti "inappropriati". Nella missiva la conoscenza tra il nobile e il miliardario viene fatta risalire ai primi anni '90.

Come se non bastasse, oggi sono arrivate anche le dichiarazioni di un'ex fidanzata di Andrea: l'aristocratica Victoria Hervey. La donna ha raccontato di essere entrata in contatto con Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell proprio attraverso il principe e di essere stata ospite nell'appartamento del miliardario a Manhattan nel 2001 quando lavorava come modella negli Usa. Dopo un po' però - ha rivelato sempre la ex 'it girl' - decise di andarsene perché si sentiva "spiata da telecamere nascoste". Affermazioni che suonano plausibili alla luce di quanto detto da un'ex vittima di Epstein, Maria Farmer, secondo cui il miliardario accusato di pedofilia aveva un circuito di telecamere di sorveglianza anche all'interno della sua dimora newyorkese.

Ieri una nuova accusatrice del finanziere americano è apparsa in pubblico sotto lo pseudonimo di 'Jane Doe 15' (15 sta per l'età che aveva all'epoca degli abusi). Nel corso di una conferenza stampa a Los Angeles, la donna ha raccontato le violenze "crudeli e prolungate", annunciando la sua decisione di denunciare Epstein. Ma per portare avanti la sua istanza ha chiesto al  principe Andrea di "deporre come teste". La sua legale, Gloria Allred, ha aggiunto che il terzogenito della regina Elisabetta dovrebbe accettare di incontrare "volontariamente" l'Fbi e i pm che stanno indagando il caso a New York.

Principe Andrea: incauta frequentazione con Epstein 

In una dichiarazione diffusa stasera, lo stesso Andrea ha espresso per la prima volta esplicitamente "profonda" solidarietà verso le vittime di Epstein e ha ammesso di aver provocato "un gran turbamento" nella Royal Family per i suoi legami con il defunto finanziere. Mentre si è detto pronto ad "aiutare ogni organo investigativo competente nelle indagini, se richiesto".

"Io continuo a rammaricarmi inequivocabilmente per la mia incauta frequentazione con Jeffrey Epstein", scrive il duca di York, 59 anni, sottolineando come "il suo suicidio abbia lasciato molti interrogativi senza risposta, in particolare fra le vittime". "Io simpatizzo profondamente con tutti coloro che sono stati colpiti (dalla vicenda) e vogliono una qualche forma di epilogo", prosegue il principe che conclude: "Posso solo sperare che, nel frattempo, (le vittime) possano essere in grado di ricostruire le loro vite".