Guerra Ucraina, Papa Francesco con la bandiera di Bucha: "Impotenza dell'Onu"

Il Pontefice con i bambini ucraini: "Crudeltà sempre più orrende vengono compiute anche contro civili e donne"

Città del Vaticano, 6 aprile 2022 - "Le notizie recenti sulla guerra in Ucraina attestano nuove atrocità, come il massacro di Bucha". Sono le parole di Papa Francesco nel corso dell'udienza generale di oggi. Il Pontefice ha mostrato ai presenti in Aula Paolo VI una bandiera dell'Ucraina proveniente proprio da Bucha. Il Santo Padre si è alzato in piedi per dispiegarla e mostrarla a tutti. "Proprio ieri da Bucha mi hanno portato questa bandiera - ha detto il Papa -. Questa bandiera viene dalla guerra. Proprio da quella città martoriata. E anche qui ci sono qui alcuni bambini ucraini che ci accompagnano. Salutiamoli e preghiamo insieme con loro. Questo è uno dei frutti della guerra, non dimentichiamolo. E non dimentichiamo il popolo ucraino". Poi il Santo Padre ha distribuito uova di Pasqua ai bambini, e ha commentato: "È duro essere sradicato dalla propria terra per una guerra".

Papa Francesco mostra la bandiera dell'Ucraina ricevuta da Bucha (Ansa)
Papa Francesco mostra la bandiera dell'Ucraina ricevuta da Bucha (Ansa)

Francesco, sul palco insieme ai bambini ucraini, ha aggiunto: "Crudeltà sempre più orrende vengono compiute anche contro civili, donne e bambini inermi. Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al cielo e implora: si metta fine a questa guerra, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione".

Il Pontefice ha criticato anche del ruolo dell'Onu nella guerra fra Russia e Ucraina: "Nell'attuale guerra in Ucraina, assistiamo all'impotenza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Oggi si parla spesso di geopolitica, ma purtroppo la logica dominante è quella delle strategie degli Stati più potenti per affermare i propri interessi estendendo l'area di influenza economica, ideologica e militare, lo stiamo vedendo con la guerra. Dopo la seconda guerra mondiale si è tentato di porre le basi di una nuova storia di pace, purtroppo non impariamo, ma purtroppo è andata avanti la vecchia storia di grandi potenze concorrenti".