Marte, la sonda InSight è atterrata sul Pianeta Rosso

Contatto avvenuto col suolo marziano. Molta tecnologia italiana a bordo. Asi: "Sviluppo effettivo per tutta l'umanità"

Il project manager Tom Hoffman scruta la prima foto inviata da InSight (Ansa)

Il project manager Tom Hoffman scruta la prima foto inviata da InSight (Ansa)

Miami, 26 novembre 2018  - La sonda InSight della Nasa è atterrata su Marte. E' andato tutto come previsto: la sonda si è staccata dalla piattaforma, che l'ha accompagnata fino a Marte, ed è discesa sulla superficie del Pianeta Rosso. La sonda ha twittato: "Mi sento bene". Applausi nella sala controllo della Nasa. La sonda è il 15esimo veicolo a toccare il suolo marziano a partire dal 1971, quando su Marte ci arrivò il sovietico Mars 2, che però si distrusse nella discesa. Alle 21,01 un segnale dalla stessa sonda ha confermato che è atterrata ed è funzionante.

Quando la camera di controllo ha annunciato: "Atterraggio confermato!" è esplosa la gioia tra gli ingegneri e gli scienziati della Nasa.

La sonda ha anche trasmesso la prima fotografia dal pianeta dopo l'atterraggio. E' un'immagine nebulosa, ma si intravede l'orizzonte. Unico dubbio dei tecnici è dove si trovi, con precisione, il lander. Inoltre solo intorno alle 2 della notte si saprà se InSight è riuscito a dispiegare i pannelli solari.

SETTE MINUTI DI TERRORE - Le fasi della delicata operazione sono iniziate alle 20.47 (ora italiana). La sonda InSight della Nasa è entrata nell'atmosfera di Marte, ed è atterrata sul inospitale pianeta dopo "sette minuti di terrrore". Le fasi dell'atterraggio sono state seguite dai tecnici della Nasa dal Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California. La InSight dovrebbe essere atterrata nella regione dell'Elysium Planitia, vicino all'equatore. La prima missione di esplorazione di Marte porta con sé molta tecnologia italiana. 

SETTE ANNI DI LAVORO - Il contatto col suolo marziano è stato il coronamento di sette anni di lavoro, sette mesi di viaggio nello spazio, e sette minuti di ansia per una discesa che non è stata semplice. La sonda InSight porta con sé una missione da quasi un miliardo di dollari. La sonda ora dovrà esplorare le profondità del pianeta per capire anche come si sono formati i pianeti rocciosi, incluse la Terra e la sua Luna. Il mezzo spaziale è fornito di un sismometro, concepito in Francia, per rilevare i terremoti marziani, e una sonda, l'HP3, per monitorare il flusso di calore proveniente dall'interno del pianeta, di origine tedesca.

RIVIVI IL LIVE DELLA NASA 

LA TECNOLOGIA ITALIANA - La parte italiana è rappresentata da uno dei sensori fondamentali per la guida della missione, realizzato da Leonardo a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. Uno strumento in grado di calcolare l'orientamento di InSight ogni decimo di secondo. La Insight (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) è stata lanciata lo scorso 5 maggio dalla base californiana di Vandenberg. Da allora ha percorso oltre 484 milioni di chilometri, raggiungendo una velocità di punta di 10.000 chilometri orari, sotto la guida del sensore stellare costruito a Campi Bisenzio. 

Inoltre a bordo di Insight c'è anche il Larri (Laser Retro-Reflector for InSight), uno strumento composto da microriflettori di ultima generazione sviluppato dall'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) con il supporto dell'Agenzia spaziale italiana (Asi): una speciale semisfera catarinfrangente che fornirà la posizione del lander sulla superficie di Marte. E per ultimo dalla Sardegna è arrivo il contributo di una 'troupe' specializzata che ha seguito in diretta l'atterraggio su Marte. I segnali della sonda sono stati raccolti dalla parabola di 64 metri di diametro del Sardinia Radio Telescope, collocata a nord di Cagliari.

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ASI: SVILUPPO PER L'UMANITA' -  Piero Benvenuti, Commissario straordinario dell'Agenzia Spaziale Italiana, ha commentato: "L'arrivo della sonda della Nasa InSight rappresenta un punto di sviluppo effettivo per tutta l'umanità". Il commissario ha aggiunto: "La ricerca scientifica e le conseguenti scoperte aprono infatti notevoli possibilità di conoscenza dell'Universo e della sua evoluzione. L'impegno italiano, anche grazie all'Agenzia Spaziale Italiana, in questa contesto è elevato e siamo in prima linea nell'esplorazione di Marte. Potremmo dire che non c'è sonda che studi Marte senza il contributo italiano".

LA FASI DELL'ATTERRAGGIO IN TWEET (RICOSTRUZIONE)

L'ARRIVO NELL'ATMOSFERA

INIZIO DISCESA

APERTURA PARACADUTE

DISTACCO PARACADUTE E ATTERRAGGIO