Hitler aveva origini ebraiche? Le parole di Lavrov e le teorie complottiste sul nonno

Il ministro degli Esteri russo su Rete 4: "Zelensky come Hilter: i maggiori antisemiti sono gli ebrei". Israele s'indigna e convoca l'ambasciatore russo. "Un oltraggio". Il presidente del museo dell'Olocausto di Gerusalemme: "Parole deliranti e pericolose. Capovolge la Shoah". La comunità ebraica di Roma: "Grave in una tv italiana"

1889 - Nasce Adolf Hitler

1889 - Nasce Adolf Hitler

Roma, 2 maggio 2022 - "Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo non ha alcuni significato. Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche". Le parole del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, pronunciate ieri a Zona Bianca, su Rete 4, sono arrivate fino in Israele suscitando un moto di indignazione. Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l'ambasciatore russo a Tel Aviv per "chiarimenti", definendo "gravi" le affermazioni di Lavrov. Sono "imperdonabili e oltraggiose", e "un terribile errore storico". Dani Dayan, presidente dello Yad Vashem, il museo della memoria dell'Olocausto della Città Santa, parla di dichiarazioni "false, deliranti e pericolose, degne di ogni condanna". Insorge anche la comunita ebraica di Roma: "Grave" che Lavrov abbia detto queste cose in una "tv italiana, senza contraddittorio e senza che l'intervistatore opponesse la verità storica". 

Cos'ha detto Lavrov a Rete 4 

A Lavrov è stato chiesto se non ritenga paradossale accusare il presidente ucraino di essere a capo di un Paese che, secondo le affermazioni di Mosca, deve essere "denazificato", viste le origine ebraiche di Zelensky. Per tutta risposta, Lavrov ha ribadito le accuse a Kiev di servirsi di forze "neonaziste" come il battaglione Azov. "Gente - ha affermato - che ha tatuata sulla pelle la svastica, che legge e approva il Mein Kampf". Le origini della sua famiglia - è il senso del discorso di Lavrov - sono irrilevanti. Anzi. "Anche Hitler aveva origini ebree, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei".

Le teorie complottiste sul nonno di Hitler 

Ma a cosa si riferisce Lavrov? Probabilmente ad alcune teorie sulle origini del nonno biologico di Hilter. 

Il padre di Adolf Hilter, Alois, era figlio illegittimo di Maria Schicklgruber e di padre ignoto. Proprio sull'identità incerta del nonno di Hilter, sono state fatte ipotesi diverse: al processo di Norimberga, Hans Frank, avvocato di Adolf Hilter, dichiarò di avere delle prove che il padre biologico di Alois fosse un ebreo benestante residente a Graz, di nome Leopold Frankenberger, che negli anni '30 dell'Ottocento assunse Schicklgruber come domestica. 

Recentemente questa ipotesi è stata riproposta dallo psicologo americano Leonard Sax (2019) sul Journal of European Studies. Sax sosteneva che all'origine dell'antisemitismo di Hitler ci fosse il suo bisogno di dimostrare che non era ebreo. Ne scrive il Times of Israel in un articolo dello stesso anno. Sax contestava l'assunzione storiografica secondo cui non c'erano ebrei a Graz in quel periodo storico ("non si può dire che non ce ne fosse neanche uno"). 

Il Times of Israel parla a questo proposito di teoria cospirativa, citando gli storici contemporanei: "Anche se ci fossero stati degli ebrei a Graz negli anni '30 questo non prova niente sull'identità del nonno di Hitler" (Richard Evans, autore della Trilogia del Terzo Reich ed ex presidente del Wolfson College di Cambridge). Il Times riporta anche un intervento di Havi Dreifuss, storico dell'Olocausto, dell'Università di Tel Aviv: "La nonna di Hitler (da parte di padre) non era sposata e quindi voci e affermazioni del genere sono quasi naturali", considerando "il ruolo e le azioni orribili di Hilter". E ancora: "Non sono sicuro se (o quanto) questa discussione sia un contributo al campo e alla nostra comprensione dell'Olocausto". Secondo Evans, le speculazioni sugli antenati di Hitler hanno resistito per così tanto tempo "perché alcune persone hanno trovato difficile spiegare il suo antisemitismo omicida a meno che non ci fossero motivazioni personali dietro". 

Israele: "Errore storico e oltraggio"

l ministero degli Esteri israeliano ha convocato l'ambasciatore russo a Tel Aviv per "chiarimenti" dopo le "gravi" dichiarazioni del ministro Serghei Lavrov su Hitler ed il presidente Volodymir Zelensky. "Le dichiarazioni di Lavrov - ha accusato il ministro Yair Lapid - sono sia imperdonabili ed oltraggiose, sia un terribile errore storico". "Gli ebrei - ha continuato - non si sono uccisi da soli nella Shoah. Il più basso livello del razzismo contro gli ebrei è accusare gli ebrei stessi di antisemitismo". 

"Lavrov capovolge la Shoah"

Il presidente del museo della Memoria di Gerusalemme Yad Vashem, Dani Dayan, oggi ha parlato alla radio pubblica israeliana, denunciando che sulle origini del nonno di Hitler da parte paterna "si siano costruite teorie cospiratorie del tutto infondate. Di conseguenza, viene sostenuto, 'ebrei sono coloro i quali hanno sterminato ebrei nella Shoah'. C'è davvero da rammaricarsi che il ministro degli esteri della Russia partecipi a questo happening antisemita". Dayan ha anche deprecato duramente la affermazione secondo cui il presidente ucraino Volodymir Zelensky sarebbe lui stesso nazista. "Si tratta di una affermazione non meno grave (che non quella relativa alle origini di Hitler, ndr). Se quello è l'aspetto del nazismo - ha aggiunto - allora perché noi ne facciamo un tale clamore? Quella affermazione - secondo Dayan - è un insulto e un duro colpo inferto alle vittime del nazismo vero2. Il senso delle parole di Lavrov, secondo Dayan, "capovolge la Shoah. Si prendono le vittime, e le si trasformano in carnefici". 

La comunità ebraica di Roma: grave in una tv italiana

"Le affermazioni del Ministro degli Esteri russo Lavrov sono deliranti e pericolose", scrive in una nota la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello. "Riscrivono la storia sul modello dei Protocolli dei Savi di Sion, il fondamento della letteratura antisemita moderna creato nella Russia zarista. La cosa più grave è inoltre che siano avvenute in una televisione italiana, senza contraddittorio, e senza che neanche l'intervistatore opponesse la verità storica alle menzogne che erano state pronunciate. Questo non è accettabile e non può passare sotto silenzio". 

Chiamato in causa indirettamente il presidente del Copasir, Adolfo Urso, fa sapere che "abbiamo già previsto una specifica istruttoria anche con le audizioni dei vertici di Agcom e Rai. L'intervento di Lavrov, per le modalità in cui è avvenuto e per la montagna di fake news che ha propinato, conferma le nostre preoccupazioni". 

Kiev: "Antisemitismo radicato in Russia"

Dall'Ucraina arriva il commento del ministro degli Esteri Dmitro Kuleba alle parole di Lavrov: "Il ministro degli esteri russo non è riuscito a nascondere l'antisemitismo profondamente radicato delle elite russe. I suoi atroci commenti offendono il presidente ucraino Zelensky, l'Ucraina, Israele e il popolo ebraico. Più in generale, dimostrano che oggi la Russia è piena di odio verso altre nazioni".