Covid in Russia: boom di morti e contagi. Ecco cosa sta succedendo

Anche oggi nuovo record di morti: 890. Niente restrizioni e pochi vaccinati

La Russia alle prese con la quarta ondata del Covid (Ansa)

La Russia alle prese con la quarta ondata del Covid (Ansa)

Mosca,  3 ottobre 2021 - Ormai quello che arriva da Mosca è un bollettino macabro che ormai da settimane aggiorna al rialzo la triste conta del numero dei morti e dei contagi da Coronavirus. Se in Italia l'andamento della curva epidemiologica del Covid non segna per fortuna l'aumento temuto con la riapertura delle scuole, in Russia le cose stanno andando male. Il Paese di Putin deve affrontare una situazione parecchio pesante. Perché l'impatto del Covid in Russia è ancora così alto? Ci sono delle ragioni specifiche? Proviamo a capirlo guardando i numeri e valutando le parole di alcuni tecnici russi. Il quadro che emerge, viene sottolineato da parte di alcuni osservatori, si potrebbe sintetizzare così: pochi vaccinati, poche contromisure, bassa informazione.

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Sommario

I numeri

Partiamo allora proprio dai numeri. L'ultimo bollettino registra un record giornaliero di decessi: secondo i dati ufficiali riportati da Interfax, nelle ultime 24 ore sono morte 890 persone. I nuovi contagi sono stati 25.769 e i ricoveri 15.391. E ormai da settimane ogni giorno il triste record dei decessi segna appunto una crescita: e il numero dei morti non scende mai (anzi) sotto gli 800). Ogni giorno insomma è un nuovo record. 

La campagna vaccinale

Uno dei motivi che possono giustificare - secondo molti scienziati - questi picchi è l'andamento lento della campagna di vaccinazione. A fine settembre aveva ricevuto la prima dose solo il 33% circa della popolazione (47,9 milioni di persone) e circa il 30% (42 milioni) aveva ricevuto l'immunizzazione completa. Numeri molto bassi se confrontati con quelli di altri Paesi Europei. Si tratta di una quota non sufficiente per una popolazione di circa 146 milioni di abitanti dove la variante Delta è ormai prevalente al 99%. Porprio la rapida diffusione della variante Delta è uno dei motivi dei picchi.

E a dire chiaro e tondo, in diretta televisiva sulla seguitissima Rossiya-1, che il numero di persone vaccinate in Russia non sia sufficiente per affermare che l'autunno proseguirà "senza intoppi", è stato il primario della clinica 52 della città di Mosca, Maryana Lysenko.

Niente restrizioni

Se il Covid continua a galoppare veloce, le restrizioni in Russia ormai sono inesistenti. Per dire: il green pass, introdotto a Mosca nel corso dell'estate, ora non è già più richiesto (dunque vi è l'accesso libero per ristoranti, bar, piscine, teatri, cinema, musei e via elencando). Le mascherine e il distanziamento sarebbero sempre richiesti ma nessuno ci fa caso e nessuno controlla. E anche questo certo non aiuta a frenare la diffusione del virus.

I vaccini stranieri

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non ha nascosto la preoccupazione: "Certamente, questa situazione è un motivo serio non solo per le preoccupazioni, ma per una nuova mobilitazione, per così dire". E intanto il ministero della Salute russo vara una proposta per allentare le norme che disciplinano importazione dei vaccini stranieri e consentire così ai russi di farsi vaccinare anche con Pfizer/BioNTech o Moderna.