Gran Bretagna e Covid, Johnson: "Dal 12 aprile riaprono pub, palestre e parrucchieri"

Il premier conferma la seconda fase: via libera a ristoranti e locali all'aperto da lunedì prossimo. "Io stesso andrò al pub". Ma frena sulle vacanze all'estero: "Ancora presto". Decessi: numeri mai così bassi da settembre. Test gratis per tutti

Boris Johnson (Ansa)

Boris Johnson (Ansa)

Londra, 5 aprile 2021 - In Gran Bretagna dal 12 aprile riaprono i pub, i ristoranti all'aperto, le palestre e i parrucchieri. Il premier britannico Boris Johnson ha confermato in conferenza stampa un ulteriore allentamento alle restrizioni anti-Covid, annunciando la seconda fase della road map britannica con la riapertura lunedì prossimo di alcune attività commerciali e negozi non essenziali. "Grazie ancora a tutti voi per la tua pazienza. Gli sforzi stanno pagando", ha detto BoJo, sottolinenando che "Io stesso lunedì andrò al pub", ma ricordando che persiste la necessità di fare attenzione e rispettare le regole di distanziamento e mascherina. 

Johnson però ha frenato gli entusiasmi dei britannici sui viaggi: "è ancora presto per consigliare di prenotare una vacanza all'estero". Sulla questione passaporti vaccinali, il capo del governo britannico non ne prevede l'utilizo a breve, neanche per la terza fase di aperture a maggio. "Certamente non saranno usati lunedì prossimo quando apriranno i locali all'aperto". Ha escluso anche il loro uso per la terza fase di allentamento del lockdown a maggio".

La Gran Bretagna, che ha impresso una forte accelerazione alla campagna vaccinale, è quindi sulla strada che porta verso il recupero di una vita normale nell'era del Covid. "Abbiamo più di 31 milioni che hanno ricevuto la prima dose e ora le persone ad alto rischio stanno ricevendo la seconda dose", ha illustrato Johnson.

Le prossime tappe di allentamento delle restrizioni saranno il 17 maggio e il 21 giugno. Quindi il premier di Downing Street ha chiarito che certezze non ci sono dopo il 21 giugno: molte cose dipenderanno dal lancio del vaccino e dai "quattro test", cioè: vaccinazioni, caduta dei ricoveri per gli anziani vaccinati, calo dei ricoveri in generale e varianti del coronavirus. 

"Se le cose continuano ad andare bene, per molte persone la vita comincerà a tornare ad almeno una parvenza di normalità. Un mondo in cui continuiamo ad avere i test non sarà troppo oneroso, ma state mettendo il carro davanti ai buoi, dobbiamo assicurarci di superare bene la seconda fase e superare le aperture del 12 aprile, del 17 maggio e del 21 giugno. Finalmente apriamo un sacco di cose che non abbiamo potuto aprire l'anno scorso. Le cose saranno molto diverse per la prima volta dopo molto tempo".

Riguardo a eventi su larga scala saranno necessarie "assolutamente misure come i test", Johnson ha insistito: "Sono molto importanti prima di una visita per capire se un soggetto ha contratto la malattia, per questo è fondamentale che la Sanità pubblica offra i test gratuiti e che le persone li usino", confermando i tamponi gratis.

Coronavirus, i dati del 5 aprile regione per regione

Test gratuiti dal 9 aprile

Intanto dal 9 aprile chi vive in Inghilterra potrà fare un test rapido per la ricerca del Coronavirus gratuitamente, due volte alla settimana. "Finora i test erano disponibili soltanto per coloro che erano più a rischio", si legge sul sito del governo, "ma adesso saranno offerti a tutti e incoraggiamo la gente a farli per prevenire la diffusione dell'epidemia e tornare ad una vita più normale". Boris Johnson da detto: "In questo momento, realizzare dei test rapidi regolari è ancora più importante per assicurarci che gli sforzi compiuti con la campagna vaccinale non siano inutili".

I dati

I numeri della pandemia in Gran Bretagna sono in calo da parecchi giorni. In attesa degli aggiornamenti odierni, ieri era stato segnalato un numero di nuovi contagi pari a  3.423 e 10 morti. Il dato dei decessi, sottolinea il Guardian, è il più basso dai 9 morti del 14 settembre.

Vaccinazioni

In Gran Bretagna alle 18,30 del giorno di Pasqua - erano state somministrate 36.904.755 dosi di vaccini anti-Covid. In tutto le prime dosi erano 31.523.010 mentre erano 5.381.745 le seconde dosi.