Covid, i numeri choc dell'ondata in Cina. "Ora 9mila morti al giorno, 25mila nel picco"

L'analisi della situazione realizzata dalla società di ricerca britannica Airfinity. Ma dal 7 dicembre le autorità di Pechino hanno riportato ufficialmente solo dieci morti. L'Oms chiede di condividere i dati

Roma, 30 dicembre 2022 - Numeri impressionanti quelli ipotizzati sull'ondata di Covid in Cina. Nel Paese - stima la società di ricerca britannica Airfinity - è probabile che stiano morendo circa 9mila persone al giorno a causa dell'epidemia. Airfinity appena pochi giorni fa aveva parlato di cinquemila morti al giorno. I decessi in Cina dal primo dicembre potrebbero aver raggiunto quota 100mila per un totale di oltre 18 milioni di contagi, ha aggiunto la società. Prevedendo un picco di nuovi casi il 13 gennaio: 3,7 milioni al giorno. Il picco dei decessi si dovrebbe raggiungere il 23 gennaio e - si prevede - saranno circa 25.000 al giorno.

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I dati ufficiali dipingono invece un quadro completamente diverso. Dal 7 dicembre le autorità di Pechino hanno riportato ufficialmente solo dieci morti a causa della pandemia. Nettamente più basse anche le cifre ufficiali sui contagi diffuse da Pechino, che sono nell'ordine di qualche decina di migliaia ogni giorno, da quanto è stata abbandonata la politica dei tracciamenti di massa, ha ricordato il Guardian. Intanto l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha incontrato funzionari cinesi per discutere dell'aumento delle infezioni da Covid-19, sottolineando l'importanza di condividere i dati in tempo reale sull'esplosione dei casi. "L'Oms ha chiesto - ha dichiarato l'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite in un comunicato - ancora una volta la condivisione regolare di dati specifici e in tempo reale sulla situazione epidemiologica, dei dati sulle vaccinazioni somministrate e sullo stato delle vaccinazioni, soprattutto nelle persone vulnerabili e negli ultrasessantenni". Inoltre "ha ribadito l'importanza della vaccinazione e dei richiami per proteggere da malattie gravi e morte per le persone a rischio più elevato".

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La Commissaria alla Salute dell'Ue, Stella Kyriakides, in una lettera inviata ai 27 Paesi membri dopo la riunione di ieri dell'Health Security Committee, scrive: "Alla luce dell'abolizione delle restrizioni ai viaggi annunciata dal governo cinese e che entrerà in vigore l'8 gennaio prossimo, invito a rimanere molto vigili poiché i dati epidemiologici o i test affidabili per la Cina sono piuttosto scarsi, la copertura vaccinale generale in Cina è bassa e non esiste una decisione di equivalenza tra i certificati di vaccinazione o di guarigione cinesi e il certificato digitale Covid-19 dell'Ue".

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