Coronavirus mondo: la Germania favorevole al divieto di sci fino al 10 gennaio. No Austria

Ma la Ue: "Le decisioni sullo sci sono di competenza nazionale". L'Austra: "No a linee guida comuni". Merkel: "Forse vaccino prima di Natale". Impennata di casi in Russia e Corea del Sud. Negli Usa la Corte Suprema annulla le restrizioni alle funzioni religiose. Gb: lockdown alleggerito

La cancelliera Angela Merkel (Ansa)

La cancelliera Angela Merkel (Ansa)

Roma, 26 novembre 2020 - Le cifre continuano a fare impressione. I morti per Coronavirus hanno superato 1,4 milioni nel mondo e i contagi sono oltre 60 milioni dall'inizio della pandemia, secondo i dati della Johns Hopkins university.  Il totale delle infezioni è pari a 60.307.539, con gli Stati Uniti in testa con 12.772.653 di casi, seguiti dall'India 9.266.705, dal Brasile 6.166.606, la Francia 2.221.874 e la Russia 2.144.229.  I decessi sono 1.421.352. In testa alla triste classifica sempre gli Usa con 262.266 vittime del Covid-19, segue il Brasile 170.769, poi l'India 135.223 morti, il Messico 103.597 e distanziato il Regno Unito 56.630 morti. Questi i numeri mentre in Europa si discute sulla possibilità o meno di consentire le vecanze natalizie sugli sci. E il fronte non è compatto (I'Italia, Francia e Germania sono per il divieto, Austria e Svizzera no).

Il bollettino Covid Italia del 26 novembre

La Germania per il divieto di sci

E proprio sul tema delle vacanze sulla vene la cancelliera tedesca Angela Merkel è stata chiara: il governo tedesco cercherà di raggiungere un divieto di vacanze invernali nelle Alpi "almeno fino al 10 gennaio", ma sarà difficile arrivarci "a causa della posizione dell'Austria" in merito. E' quanto appunto ha detto la cancelliera nel suo intervento al Bundestag volto a illustrare le nuove misure anti-Covid in Germania in vista del Natale nonchè a fare il punto della strategia nella lotta contro la pandemia. Inoltre, ha affermato ancora la cancelliera, "a causa dello sviluppo ancora alto delle infezioni", il governo federale ritiene che "le attuali restrizioni in vigore in gran parte della Germania rimarranno valide almeno fino all'inizio di gennaio". Merkel ha dato poi una buona notizia sul fronte dei vaccini. "Può darsi che i vaccini arrivino prima di Natale, e abbiamo deciso che saranno a disposizione del personale medico e sanitario". La cancelliera ha esortato i tedeschi a non andare all'estero per Natale, tantomeno a sciare. I casi di coronavirus in Germania nelle ultime 24 ore sono stati 22.268 mentre i m orti sono stati 389.

L'Austria dice no a linee guida comuni

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha dichiarato di essere contrario a linee guida comuni per tutti i Paesi dell'Unione Europea sul funzionamento delle stazioni sciistiche durante la pandemia di Covid-19.

La Ue: "Sci, decisioni nazionali"

Il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, però dice: "Le decisioni sullo sci sono di competenza nazionale. Il nostro ruolo è fare raccomandazioni sanitarie affinché le varie attività si svolgano in condizioni di sicurezza sanitaria. Quindi c'è una vera differenza tra le due dimensioni".

Francia, bar e ristoranti chiusi

I bar e i ristoranti della Francia resteranno chiusi almeno fino al 20 gennaio: è quanto dichiarato dal premier francese, Jean Castex.

Gb, lockdown allegerito

Dopo il due dicembre, con l'alleggerimento del lockdown in Inghilterra che prevede la riapertura degli esercizi commerciali, Londra passerà a un livello intermedio di sicurezza mentre le regioni delle Midlands e settentrionali (quindi le città di Manchester, Birmingham e Leicester) rimarranno in stato di massima allerta. Il ministro per la Sanità britannico, Mark Hancock, ha annunciato in un intervento di fronte alla Camera dei comuni le nuove misure restrittive in funzione della situazione sanitaria di ogni regione del Paese. Il livello intermedio consente alle persone di incontrarsi fino a sei alla volta, ma solo all'esterno. I pub e i ristoranti, in queste regioni, riapriranno, ma solo dove vengono serviti pasti. Gli alcolici potranno essere erogati solo in presenza di un "pasto sostanziale".

Usa, altri 2.400 morti

Gli Stati Uniti hanno registrato nella giornata di mercoledì, alla vigilia della festa del Ringraziamento, più di 2.400 morti in 24 ore, secondo i dati della Johns Hopkins University. Si tratta del numero più alto di decessi degli ultimi sei mesi. Il Paese, contemporaneamente, ha registrato quasi 200.000 nuovi casi di Covid-19. La Corte Suprema nella tarda serata di mercoledì ha annullato le restrizioni ai servizi religiosi a New York che il governatore Andrew M. Cuomo aveva imposto per combattere il coronavirus.

Cina, 21 nuovi casi

La Commissione sanitaria nazionale cinese ha riferito che la Cina ha diagnosticato, ieri, 21 nuovi positivi per il coronavirus Sars-CoV-2, di cui 9 dovuti al contagio locale nella regione settentrionale della Mongolia continentale.

Impennata in Corea del Sud

Impennata di casi in Corea del Sud. Nelle ultime 24 ore sono state registrate 583 nuovi contagi, il numero più alto da marzo. In questa che le autorità sanitarie definiscono la terza ondata del virus, la maggior parte dei casi sono stati registrati a Seul, con 288 contagi.

Nuovo picco in Russia

In Russia si registra un nuovo picco sia dei nuovi contagi sia dei decessi provocati dal Covid-19 in 24 ore. Nel corso dell'ultima giornata, sono stati accertati 25.487 nuovi casi di Covid-19 e 524 persone sono morte.