Covid, Corea del Nord e lockdown: 21 morti. Kim: grande tumulto. E indossa la mascherina

Più di 174mila persone "in stato febbrile". Nonostante la catastrofe, Pyongyang ha ripreso la costruzione di un reattore nucleare

Pyongyang, 14 maggio 2022 - Covid in Corea del Nord e lockdown: il Paese di Kim Jong-un ha riportato altri 21 decessi per il virus - dopo i sei comunicati ieri - e ulteriori 174.400 persone "in stato febbrile" a livello nazionale, segnalando uno scenario in peggioramento: la Kcna ha rilasciato i dati aggiornati della crisi pandemica dopo che il leader ha presieduto una riunione mattutina del Politburo, definendo il Coronavirus "un grande tumulto dalla fondazione del Paese".

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Numeri choc

Un totale di 524.440 persone ha mostrato sintomi di febbre tra fine aprile e il 13 maggio, secondo la Kcna, di cui 243.630 guarite e circa 280.810 in cura. Giovedì lo Stato eremita ha ufficializzato il primo focolaio in oltre due anni di pandemia.

Kim: "Un grande tumulto"

Nella sessione del Politburo - Kim Jong-un per la prima volta ha indossato la mascherina - sono state principalmente discusse le modalità per la rapida fornitura e la distribuzione di materiale medico destinato ad affrontare l’emergenza per "ridurre al minimo le perdite di vite umane", ha precisato la Kcna, secondo cui Kim è stato informato sulla situazione dallo staff del quartier generale statale per la prevenzione delle epidemie.

La situazione è stata descritta come "un grande tumulto dalla fondazione del Paese", ma il leader ha esortato tutte le autorità competenti a guardare alle misure di controllo del Coronavirus "di successo" adottate da altri Paesi, inclusa la Cina che è l’alleato storico dello Stato eremita.

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Lo Stato senza vaccinati

La Corea del Nord ha un sistema sanitario quasi inesistente, tra i peggiori al mondo, con la carenza cronica di medicinali e attrezzature essenziali. Senza vaccini contro il Covid, farmaci antivirali o capacità di test di massa, la Corea del Nord avrà gravi difficoltà a gestire un’epidemia di massa.

La Cina come esempio

La Cina, l’unica grande economia al mondo a mantenere una politica zero-Covid, sta attualmente combattendo contro più focolai di variante Omicron, in particolare a Shanghai i cui 26 milioni di residenti sono sottoposti a lockdown o fortissime restrizioni dalla fine di marzo. La Corea del Nord ha rifiutato le offerte di vaccini anti-Covid da Cina, Russia e dal programma Covax dell’Organizzazione mondiale della sanità. Pechino, nel frattempo, ha rinnovato la sua disponibilità ad fornire aiuti a Pyongyang, così come la Corea del Sud che, a sorpresa, ha offerto l’invio di vaccini e altro materiale sanitario. 

Reattore nucleare

Nonostante la crisi del Covid-19, le nuove immagini satellitari hanno indicato che Pyongyang ha ripreso la costruzione di un reattore nucleare a lungo inattivo che gli esperti stimano circa 10 volte più grande di quello esistente a Yongbyon, mentre venerdì Seul ha lanciato l’allarme perché il Nord "sembra pronto per un nuovo test" atomico al sito di Punggye-ri.