Covid, in Corea del Nord Kim mobilita l'esercito. A breve si temono 34mila morti. Il video

L'ira del leader contro le autorità sanitarie. Sotto accusa la grande parata militare del 25 aprile

Pyongyang, 16 maggio 2022 - Corea del Nord, il Covid uccide e dopo il lockdown il leader Kim Jong-un mobilita l'esercito per la distribuzione di medicinali nella capitale,  Pyongyang, nella battaglia contro il primo focolaio confermato della malattia nel Paese, hanno riferito i media statali.

La scorsa settimana ha portato il primo riconoscimento da parte del Nord di un focolaio “esplosivo, con esperti che avvertono che potrebbe devastare un paese con forniture mediche limitate e nessun programma di vaccini.

Riunione d'emergenza

La decisione, informa la Reuters, sarebbe stata presa in una riunione d'emergenza del Politburo. Ma il leader nord coreano ha anche criticato le autorià sanitarie per la gestione dell'emergenza Covid.  Senza una campagna nazionale di vaccinazione e un trattamento COVID, i media statali hanno incoraggiato i pazienti a usare antidolorifici e antibiotici, nonché rimedi casalinghi non verificati, come fare gargarismi con acqua salata o bere tè.

Le offerte di Seoul

La Corea del Sud ha offerto  più volte il proprio aiuto per fornire forniture mediche, inclusi vaccini, maschere e kit di test, nonché cooperazione tecnica. Ma Pyongyang ha rifiutato. 

Covid, in Corea del Nord Kim mobilita l'esercito per la distribuzione di medicine
Covid, in Corea del Nord Kim mobilita l'esercito per la distribuzione di medicine

Le previsioni dell'Oms

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affermato che il virus potrebbe diffondersi rapidamente in Corea del Nord, proprio per la mancanza di vaccinazione. Ma è anche difficile avere informazioni dalle autorità. “Con il paese che deve ancora iniziare la vaccinazione contro il COVID-19, c’è il rischio che il virus possa diffondersi rapidamente tra le masse a meno che non venga ridotto con misure immediate e appropriate”, ha affermato Poonam Khetrapal Singh, direttore regionale dell’Oms per il sud-est asiatico, in una dichiarazione .

‘Incriminata’ la parata

La diffusione “esplosiva” del Covid-19 nella Corea del Nord sarebbe da ricondurre all’enorme parata militare dello scorso 25 aprile. Diversi soldati coinvolti sono risultati positivi al virus, segnala Radio Free Asia che cita sue fonti nel ‘regno eremita’. A quella parata c’erano 20.000 soldati e allora la  Corea del Nord ancora non aveva mai confermato neanche un solo contagio da Covid-19 dall’inizio della pandemia oltre due anni fa.

Catastrofe

Questa settimana Pyonyang ha confermato i primi casi e si rischierebbero 34.000 morti. A Radio Free Asia un ufficiale forze di frontiera nella provincia nordoccidentale del Pyongan Settentrionale ha rivelato che diversi soldati impiegati al confine nella città di Sinuiju, vicino alla Cina, hanno iniziato a manifestare a inizio mese i sintomi del Covid-19. “Avevano febbre alta, sintomi respiratori gravi - ha raccontato - ed è stato confermato il contagio”. Variante Omicron, ha detto. E “molti di coloro che sono risultati positivi sono ufficiali e soldati che hanno partecipato alla parata del 25 aprile”.

Numeri da capogiro

La Corea del Nord, con 25 milioni di persone, segnala più di 1,2 milioni di persone con “febbre” da fine aprile e 50 decessi.  Per Oh Myoung-don, esperto di malattie infettive della Seoul National University citato dal Washington Post, potrebbe essere troppo tardi per i vaccini: “Certamente sono importanti, ma purtroppo potrebbero non svolgere un ruolo significativo per contenere questo focolaio”. Ci vorrebbe più di un mese per farli arrivare in  Corea del Nord, distribuirli, somministrarli, mentre - ha detto - al ‘regno eremita' serve aiuto subito, anche antivirali, per le persone già contagiate. E, ha osservato, il timore è che il bilancio superi i 34.000 morti.