Cina a Usa: riunificazione Taiwan missione sacra. Videochiamata di 2 ore Biden-Xi Jinping

L'isola di Formosa è una questione di affari interni per la Cina e non c'è spazio per l'interferenza americana. Le forze armate cinesi promettono "tolleranza zero"

Joe Biden e Xi Jinping (Ansa)

Joe Biden e Xi Jinping (Ansa)

New York, 28 luglio 2022 - Telefonata di oltre 2 ore oggi tra il presidente americano Joe Biden e quello cinese Xi Jinping dopo almeno quattro mesi in cui non si sono registrati contatti tra i due leader. Per l'esattezza il colloquio a distanza tra la Casa Bianca e Pechino è durato 2 ore e 17 minuti e, secondo quanto ha riferito al termine della videochiamata il network statale cinese Cctv, i due presidenti hanno avuto "comunicazioni e scambi approfonditi su relazioni sino-americane e su questioni di reciproco interesse".

Aggiornamento: Cina, se Pelosi a Taiwan l'esercito non starà a guardare

Xi: "Questione Taiwan è chiara: appartiene alla Cina"

La questione di Taiwan "è chiara" dato che "entrambi i lati dello Stretto di Taiwan appartengono a un'unica Cina". Il presidente cinese Xi Jinping, nel colloquio con l'omologo Usa Joe Biden, ha espresso "ferma opposizione al separatismo" dell'isola e "all'interferenza di forze esterne". Nel resoconto del network statale Cctv, Xi ha aggiunto che "non lasceremo mai spazio alle forze indipendentiste". La posizione di governo e popolo cinesi, ha aggiunto, "è coerente ed è la ferma volontà di oltre 1,4 miliardi di cinesi di salvaguardare sovranità nazionale e integrità territoriale", avvisando che "chi gioca con il fuoco si dà fuoco". 

 "Considerare la Cina un competitor strategico e definirlo un rivale strategico è un errore di calcolo sulle relazioni tra Cina e Stati Uniti e un'incomprensione a proposito dello sviluppo della Cina, che ingannerà il popolo dei due Paesi e la comunità internazionale". E' quello cheXi Jinping ha detto nel colloquio telefonico con Joe Biden, secondo quanto si legge in un tweet del Global Times, quotidiano in lingua inglese del partito comunista cinese. In un altro tweet di Global Times viene riferito che Biden ha "ribadito che la posizione degli Stati Uniti sulla politica di 'una sola Cina' rimane la stessa e non cambia". Inoltre, prosegue il tweet, Biden ha detto che "gli Usa non sostengono Taiwan indipendente".

Secondo quanto riferisce la portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunyin, sul proprio account Twitter, i due leader hanno avuto "un colloquio schietto". Quindi "il presidente Xi ha sottolineato che, di fronte a un mondo in cambiamento e in disordine, la comunità internazionale e le persone in tutto il mondo si aspettano che la Cina e gli Stati Uniti assumano un ruolo guida nel sostenere la pace e la sicurezza nel mondo e nel promuovere sviluppo e prosperità. Questa è la responsabilità della Cina e degli Stati Uniti in qualità di grandi Paesi", ha detto Hua.

 Il network statale cinese Cctv ha riferito inoltre che per Xi "le due maggiori potenze, Cina e Stati Uniti" dovrebbero lavorare su temi come "la salvaguardia della sicurezza alimentare ed energetica globale", i rischi di recessione e la pandemia del Covid-19.

Biden: "A Taiwan non si cambi lo status quo"

Il presidente americano Joe Biden ha sottolineato a quello cinese Xi Jinping, nel colloquio telefonico avuto oggi che "la politica degli Stati Uniti su Taiwan non è cambiata e che si oppongono fermamente agli sforzi unilaterali per cambiare lo status quo o minare la pace e la stabilità attraverso lo Stretto". Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. 

Il colloquio tra Biden e Xi Jinping, prosegue la nota della Casa Bianca, "rientra negli sforzi per approfondire le linee di comunicazione tra gli Stati Uniti e la Cina e gestire responsabilmente le nostre differenze e lavorare insieme laddove i nostri interessi si allineano". I due presidenti hanno inoltre "incaricato i loro team di continuare a dare seguito alla conversazione odierna, in particolare per affrontare il cambiamento climatico e la sicurezza sanitaria".

Il nodo Taiwan

Ma ancora prima della telefonata tra i due leader, la Cina ha puntato il dito su Taiwan, dicendo che la riunificazione dell'isola di Formosa alla Repubblica popolare cinese è una "missione sacra".

Affermazione che non arriva a caso, visto la disputa in corso sul viaggio che la speaker della Camera Nancy Pelosi vorrebbe fare a Taiwan. Dopo l'annuncio di ieri, Pechino aveva subito avvisato che ci sarebbero state "gravi conseguenze" . Tanto che più forze politiche americane hanno sconsigliato alla speaker di andare a Taiwan e il Pentagono stesso ha fatto sapere che, nel caso, avrebbe aumentato le forze nell'area dell'Indopacifico.

La portaerei Ronald Reagan, tra l'altro, "si trova in viaggio nel Mar cinese meridionale dopo aver concluso con successo la tappa a Singapore", ha detto il comandante Haley Sims, portavoce della Settima Flotta. "La nave procede con le operazioni di routine e di pattugliamento per mantenere aperte la regione Indo Pacifica". Questo mentre la Cina, invece, terrà da domani un ciclo di esercitazioni militari di due giorni nelle acque occidentali dello Stretto di Qiongzhou, tra l'isola di Hainan e e la provincia del Guangdong, disponendo il divieto alla navigazione per 11 ore.

Riunificazione di Taiwan: questione di affari interni per la Cina

Le forze armate cinesi promettono "tolleranza zero" verso l'indipendenza dell'isola ritenuta parte "inalienabile" della Repubblica popolare. La questione di Taiwan "riguarda esclusivamente gli affari interni della Cina e non c'è spazio per l'interferenza Usa", ha detto il portavoce del ministero della Difesa Wu Qian nell'imminenza del colloquio tra i presidenti Xi Jinping e Joe Biden.

Si tratta di un comportamento "pericoloso", ha aggiunto Wu, parlando nella conferenza stampa mensile virtuale della postura americana, che "avrà un grave impatto sulle relazioni tra i due Paesi e i due eserciti, metterà seriamente a repentaglio la pace e la stabilità dello Stretto di Taiwan e aumenterà gravemente il rischio di scontro militare tra Cina e Stati Uniti". L'Esercito popolare di liberazione non tollererà alcuna mossa secessionista di "indipendenza di Taiwan" o interferenza di forze esterne e fermerà risolutamente questi tentativi, mentre la riunificazione "è una missione sacra", ha osservato ancora Wu in risposta all'approvazione della legge sull'autorizzazione alla Difesa americana per l'anno fiscale 2023 per mantenere il sostegno militare a Taiwan.