Cina, riaperture e boom di casi. Bassetti: "Rischio di nuove varianti"

IL direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova non nasconde i rischi: "Sono molto preoccupato"

Cina, riesplodono i casi di Covid (Ansa)

Cina, riesplodono i casi di Covid (Ansa)

Milano, 27 dicembre 2022 - L'esplosione delle infezioni Covid in Cina portano con sé il rischio di nuove varianti più contagiose. E le aperture decise di recente verso i passeggeri in entrata nel Paese potrebbero favorire una nuova espansione del virus in nazioni che pensavano di aver superato la pandemia. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova non nasconde i rischi: "La situazione Covid in Cina a me preoccupa moltissimo: sono un miliardo e mezzo di persone e, con un virus che contagerà probabilmente il 50% circa della popolazione, si pensi a quanti giri farà questo patogeno. Il rischio è di avere un 'fuoco di ritorno' delle persone che viaggeranno e arriveranno qua e che magari potranno portare delle varianti più contagiose, anche se speriamo non più pericolose. Del resto, però, se una variante è resistente alle vaccinazioni è automaticamente più pericolosa e mi auguro che tutto questo non succeda".

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Se è vero quanto afferma società di ricerca britannica Airfinity, parlando di almeno 5.000 morti e oltre un milione di contagi al giorno in Cina, conseguenza dell'allentamento delle restrizioni, la situazione è gravissima. Bassetti lancia un appello perché si aiuti Pechino. "Ci vuole, a mio avviso, un intervento urgente da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e di tutto il mondo per dare una mano alla Cina in questo momento, mandare dei vaccini che funzionano e dei farmaci, degli antivirali. Credo sia arrivato il momento di farlo, perché il mondo è globale e, se le cose vanno male in una parte del globo, rischiano di ritornarci indietro in forma anche peggiore", conclude.

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