Blinken a Lavrov dopo l'incontro al G20: "Russia metta fine a guerra in Ucraina"

Il segretario di Stato americano: "Mosca inverta la sua decisione irresponsabile di sospendere New Start e rientri nell'accordo"

Antony Blinken (Ansa)

Antony Blinken (Ansa)

Roma, 2 marzo 2023 - Il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, per la prima volta dall'inizio della guerra in Ucraina, hanno avuto un breve incontro di circa 10 minuti a margine del G20 in India. Blinken ha ribadito a Lavrov l'impegno da parte degli Usa nel sostegno all'Ucraina nel conflitto contro la Russia e confermato la richiesta a Mosca di revocare la decisione di sospendere sul trattato nucleare New Start. Il segretario di Stato americano ha anche nuovamente sollecitato la richiesta per il rilancio del pregioniero americano Paul Whelan.

"Ho chiesto alla Russia di invertire la sua decisione irresponsabile di sospendere New Star e di rientrare nell'accordo", ha detto Blinken nella conferenza stampa che ha seguito la chiusura dei lavori dei ministri degli Esteri a New Delhi, confermando la richiesta a Lavrov "di mettere fine a questa aggressione ingiusta" in Ucraina "e lavorare ad una pace durevole". "Putin - ha aggiunto Blinken - non ha mai mostrato interesse per la pace".

G20: nessuna dichiarazioni congiunta su Ucraina

Il vertice dei ministri degli Esteri del G20 a Nuova Delhi si è concluso senza che si sia riusciti a stilare una dichiarazione congiunta sulla guerra in Ucraina a causa delle "opinioni divergenti". Le discussioni sulla guerra in Ucraina e sull'ampliamento dell'influenza globale della Cina hanno dominato gran parte dei colloqui. L'India, Paese ospitante, aveva fatto appello affinché tutti i membri del G20 potessero raggiungere un consenso almeno su questioni di preoccupazione per i paesi più poveri (la promozione della sicurezza alimentare ed energetica, il cambiamento climatico, l'antiterrorismo) pur non riuscendo a risolvere la spaccatura est-ovest sull'Ucraina. Russia e Cina non hanno voluto siglare la dichiarazione congiunta finale del G20 con le richieste sul ritiro dall'Ucraina.