Aereo in fiamme a Mosca, Aeroflot: "Evacuato in 55 secondi". Il video dall'interno

Ma una fonte: "Dopo l'impatto le persone davanti hanno iniziato a recuperare i loro bagagli, bloccando chi era dietro". Il bilancio è di 41 vittime su 78 persone a bordo.

I resti dell'Aeroflot (Ansa)

I resti dell'Aeroflot (Ansa)

Mosca, 6 maggio 2019 - Il bilancio dell'aereo in fiamme a Mosca è tragico: 41 vittime su 78 persone a bordo. Ma per l'Aeroflot, la compagnia del Sukhoi Superjet-100 che ha preso fuoco ieri sulla pista dell'aeroporto Sheremetyevo, le cose sarebbero potute andare peggio perché il mezzo è stato evacuato "in 55 secondi" rispetto ai "90 secondi di norma". A dirlo in un'intervista alla tv di Stato è Maksim Fetisov, portavoce di Aeroflot. Tuttavia, una fonte dell'agenzia Interfax racconta che l'operazione di evacuazione sia stata rallentata dai "passeggeri che sono stati colti dal panico e hanno cominciato a recuperare i loro bagagli dalle cappelliere dopo che l'aereo aveva avuto l'impatto col terreno e aveva preso fuoco. Questo - prosegue la fonte - ha bloccato l'evacuazione dei passeggeri dai sedili di dietro, che sono morti nell'incendio". Ecco un video ripreso all'interno dell'aereo: attenzione, immagini forti!

"UN FULMINE ALL'IMPROVVISO" - È stato un fulmine a costringere il jet dell'Aeroflot al tragico atterraggio di emergenza. A sostenerlo è lo stesso comandante dell'aereo, Denis Evdokimov, interpellato dal quotidiano Komsomolskaya Pravda. "A causa del fulmine - ha detto Evdokimov - abbiamo perduto il contatto radio e siamo passati al regime di pilotaggio manuale". 

"SCARSE COMPETENZE DEI PILOTI" - Mentre la compagnia Aeroflot estende le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e sostiene che l'equipaggio del jet "ha fatto tutto il possibile per salvare i passeggeri", il comitato investigativo russo punta il dito contro i piloti, gli operatori di controllo di volo e del personale di manutenzione e li accusa di "scarse competenze professionali". Sarebbero queste le più probabili cause della tragedia. Infatti, "malfunzionamenti dell'aereo e condizioni metereologiche avverse" sono stati elencati dagli investigatori solo successivamente. 

LE SCATOLE NERE - Intanto sono state recuperate le scatole nere dell'aereo. Gli specialisti della Commissione interstatale dell'aviazione russa (IAC) hanno comunicato che apriranno presto e cominceranno a decifrare i registratori di volo trovati nel luogo dell'incidente. Una fonte informata ha comunicato all'agenzia Ria Novosti che "registratori vocali e parametrici vengono portati in laboratorio. Nel prossimo futuro verranno aperti e inizierà la loro decodifica". 

I resti dell'aereo in fiamme a Mosca (Ansa)

19 INCIDENTI IN 7 ANNI - Non è la prima volta che capita un incidente su un Sukhoi Superjet 100. Dal 2012 se ne contano ben 19, come informa il Database Asn Aviation Safety, e solo nel 2018 sono state tre le emergenze. L'ultimo agghiacciante ricordo risale al 9 maggio del 2012, quando 45 persone morirono per un incidente sul monte Salak. Il rapporto finale sull'accaduto, pubblicato il 18 dicembre 2012, addossava la colpa del disastro ai piloti.