New York, 18 aprile 2014 - Non ci sono certezze. Barack Obama sembra voler mettere le mani avanti parlando dell’accordo raggiunto ieri a Ginevra sulla crisi in Ucraina. "Non possiamo essere certi di nulla. Credo ci sia la possibilità, la prospettiva, che la diplomazia possa distendere la situazione", ha detto Obama rispondendo a una domanda sull’incontro avvenuto poche ore prima tra Stati Uniti, Russia, Unione europea e il governo ad interim di Kiev. Obama ha anche fatto riferimento alla nota congiunta pubblicata dopo il vertice in cui si chiede il disarmo dei gruppi di manifestanti filorussi e l’abbandono dei palazzi occupati nell’est dell’Ucraina, chiarendo che anche Mosca ha sottoscritto l’accordo. "Non sappiamo se questa presa di posizione (l’impegno preso a Ginevra, ndr) sarà rispettata nei prossimi giorni", ha continuato Obama.

Il presidente - che ieri ha parlato sia con il cancelliere tedesco, Angela Merkel, che con il primo ministro del Regno Unito, David Cameron - ha anche attaccato il Cremlino: "Noi crediamo che ci sia la mano russa nelle devastazioni e nel caos che abbiamo visto nella parte sud e est dell’Ucraina", ha aggiunto. E ha concluso: "La Russia ha l’opportunità di avere un approccio differente. Li stiamo incoraggiando a fare questo. Intanto stiamo preparando nuove sanzioni da usare nel caso in cui la Russia non prenderà una nuova rotta".

ANCORA SCONTRI NELL'EST  - L’esercito ucraino ha eliminato un posto di blocco creato dagli insorti filorussi nei pressi del villaggio di Serghiivka, a 17 chilometri da Kramatorsk, nell’Ucraina orientale. Lo fanno sapere i media locali precisando che "diversi sostenitori della ‘Repubblica popolare di Donetsk’ sono rimasti feriti" nello scontro a fuoco, scoppiato ieri notte, e che l’obiettivo dei militari di Kiev, appartenenti a una brigata di paracadutisti, è probabilmente quello di liberare la strada per la città di Sloviansk.

FILORUSSI: VIA QUANDO GOVERNO KIEV SI DIMETTE  - Il comandante delle forze filorusse di ‘Autodifesa’ in Crimea, Mikhail Sheremet, è stato eletto vice premier dal parlamento crimeano con 79 voti su 81 deputati presenti (su un totale di 100). Lo fanno sapere le agenzie. Intanto nessuno degli edifici governativi occupati nell’est dell’Ucraina risulta svuotato dalle milizie armate filorusse all’indomani dell’accordo raggiunto ieri a Ginevra dai rappresentanti di Ucraina, Russia, Usa e Ue. Le milizie filorusse lasceranno gli edifici occupati nell’est dell’Ucraina solo se il governo ad interim di Kiev si dimetterà. È quanto annunciano ai giornalisti le stesse milizie tramite Denis Pushilin, una figura chiave della nuova autonominata repubblica del popolo di Donetsk. Le sedi governative sono state occupate in oltre 10 città dell’est dell’Ucraina.

KIEV DISCUTE LE AUTONOMIE­ - Il governo ucraino ha annunciato ieri sera l’inizio di un dibattito per introdurre degli emendamenti alla costituzione che concedano maggiore autonomia alle regioni. Le discussioni dovrebbero durare fino al primo ottobre e coinvolgere i ministri, i dirigenti di diversi enti statali, le autorità regionali e quelle dell’amministrazione della capitale, esperti e rappresentanti di ong. A coordinare i lavori è stato chiamato il ministero dello Sviluppo regionale.

Il governo di Kiev ha redatto una bozza di legge che prevede l’amnistia per tutti coloro che deporranno le armi e lasceranno gli edifici occupati nell’est dell’Ucraina. L’accordo raggiunto ieri a Ginevra fra i rappresentanti di Ucraina, Russia, Usa e Ue prevede proprio l’amnistia per tutti i filorussi che hanno partecipato alla rivolta contro il governo di Kiev.

RUSSI RESPINTI ALLA FRONTIERA UCRAINA - In seguito al divieto di ingresso in Ucraina ai cittadini russi di sesso maschile tra i 16 e i 60 anni, che viaggiano da soli, le autorità di frontiera hanno respinto oltre 80 persone, tra ieri e oggi. Il Servizio nazionale di frontiera ucraino ha spiegato che le restrizioni si sono rese necessarie a seguito delle notizie sul "rischio di possibili provocazioni e la minaccia di atti terroristici".

TRUPPE RUSSE AL CONFINE - Il portavoce del Cremlino ha riconosciuto in un’intervista tv che alcune unità militari russe si trovano vicino al confine ucraino. "Noi abbiamo truppe in varie regioni russe, anche vicino al confine ucraino. Alcune vi sono basate, altre sono state inviate come rinforzo a causa della situazione in Ucraina", ha detto.

FIGLIO DI IANUKOVICH RICERCATO - Oleksandr Ianukovich, uno dei figli del deposto presidente Viktor Ianukovich è stato inserito nella lista dei ricercati del ministero dell’Interno ucraino, consultabile anche su internet. L’accusa è quella di "falso", che prevede una pena da due a cinque anni di reclusione. Oleksandr Ianukovich si era arricchito in maniera inverosimile dopo che il padre era diventato capo di Stato, arrivando a controllare aziende per almeno 130 milioni di dollari. Di lui si sarebbero perse le tracce il 23 febbraio.

IERI PUTIN ALLA NAZIONE: "HO DIRITTO A USARE FORZA" - Sola contro tutti, paradossalmente la Russia è in una posizione di forza sul terreno e attende fiduciosa che si arrivi a una "soluzione di compromesso", come ha anticipato il presidente russo, Vladimir Putin. Ma il rischio è dell’impasse, di fronte a esigenze inconciliabili. (VIDEO) Alternando bastone e carota, Putin ha parlato a lungo della crisi in Ucraina nella sua annuale maratona tv: il presidente russo ha denunciato il "grave crimine" dell’uso della forza contro i manifestanti russofoni nell’est e ha avvertito che le nuove autorità di Kiev stanno spingendo il Paese "verso l’abisso", ma ha lasciato aperta la porta al dialogo. Avvertendo che spera "molto sentitamente" di non dover mandare le truppe in Ucraina - pur avendone il "diritto" dopo il via libera ottenuto dal Senato a marzo - Putin ha ribadito che farà il possibile per aiutare la popolazione russofona a difendere i propri diritti.

AVVERTIMENTI SUL GAS - Per l’Ue il monito di Putin è sull’energia: "Possono smettere di comprare gas russo? Dal mio punto di vista, no", ha sentenziato. Mosca è pronta ad attendere ancora un mese per il pagamento del debito ucraino legato al gas russo, poi passerà al sistema di forniture con pagamenti anticipati:.Putin ha chiesto all’Occidente di contribuire a risolvere il problema.

FOCUS Snowden fa una domanda a Putin in diretta tv sul datagate

PUTIN: BENE PRESIDENZA UE A ITALIA - La presidenza italiana della Ue darà un nuovo impulso ai rapporti con la Russia: ne è convinto il presidente russo Vladimir Putin. Il presidente ha sottolineato che l’Italia in Europa "è uno dei nostri partner commerciali ed economici più importanti, un nostro partner tradizionale".