Santiago de Compostela, 25 luglio 2013 - L’ultimo bilancio del disastro ferroviario avvenuto ieri sera alle porte di Santiago de Compostela, in Spagna, parla di almeno 45 morti, "ma si stima che possano superare i 50". Lo rivelano alla radio Cadena Ser fonti dei servizi di soccorso locali, impegnati tuttora sul luogo del disastro. L'emittente Tve in precedenza aveva precisato che il bilancio "oscilla tra 45 e 50 morti". I feriti sono circa 70, 20 dei quali gravi.

“Il numero dei morti non è inferiore a 35 e i feriti sono circa 200” aveva detto in precedenza il governatore della Galizia, regione in cui è avvenuto l’incidente, Alberto Nunez Feijoo, parlando all’emittente radio televisiva Cadena Ser. Ma alcuni media locali, come appunto la Radio Cadena Ser, fanno salire il bilancio. L’incidente è avvenuto alle 20:42, quando il treno a lunga percorrenza Madrid-Ferrol si trovava alla biforcazione di A Grandeira, a poco più di tre chilometri da Santiago de Compostela, capitale della Galizia. Il bilancio delle vittime rischia di essere molto grave perche’ sei dei dieci vagoni del convoglio ferroviario sono usciti dai binari e si sono rovesciati e tre vetture hanno preso fuoco. Il treno che ha subito l’incidente si chiama Alvia ed e’ uno dei piu’ moderni della Renfe, la compagnia ferroviaria spagnola, e può raggiungere i 250 km orari. Il governatore della Galizia ha detto che è troppo presto per poter stabilire la causa del disastro. Il sindaco di Santiago de Compostela ha cancellato tutti gli eventi della grande festa dell’apostolo in programma nella città a partire da questa notte e per tutta la giornata di giovedì.

Il disastro è avvenuto alla vigilia della grande festa annuale dedicata all’apostolo Giacomo, che attira migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo a Santiago de Compostela. La capitale della Galizia e’ tappa finale di un pellegrinaggio, il famoso Camino de Santiago, che si svolge fin dal Medio Evo. Santiago è anche la città natale dell’attuale premier spagnolo, Mariano Rajoy.

"UN INCIDENTE" - La prima ipotesi che gli inquirenti stanno seguendo per il disastro ferroviario avvenuto questa sera nel nord ovest della Spagna è quella dell’incidente. Lo ha detto una portavoce del governo spagnolo. Il primo ministro Mariano Rajoy, in attesa di recarsi sul luogo del disastro, è riunito con i ministri in una seduta straordinaria del governo.

Errore umano dovuto all’alta velocità: è questa quindi l’ipotesi che prende corpo con il passare delle ore. Il conducente del convoglio - secondo El Pais - avrebbe ammesso di aver preso la curva a velocità elevata. L’uomo, che è rimasto illeso assieme all'altro macchinista, non avrebbe spiegato i motivi. Alcuni tecnici stimano che il treno viaggiasse a oltre 180 chilometri orari, mentre nel tratto interessato il limite è di 80 km/h.

FARNESINA - L’Unità di crisi della Farnesina, attraverso la rete diplomatico-consolare in Spagna, ha avviato contatti costanti con le autorità locali in seguito al deragliamento del treno a Santiago de Compostela allo scopo di verificare l’eventuale presenza di italiani coinvolti. Lo si apprende al ministero degli Esteri.

"HO SENTITO UN'ESPLOSIONE" - Un testimone dell’incidente ferroviario avvenuto questa sera nei pressi di Santiago de Compostela, in Spagna, ha detto di aver udito un’esplosione prima che il convoglio ferroviario deragliasse. Lo riferisce l’emittente radio-tv, Cadena Ser.