Bruxelles, 3 aprile 2013 - Una corte d'appello olandese ha ribaltato una sentenza di primo grado consentendo la libera attività di una fondazione che promuove la pedofilia. Lo scorso anno il tribunale civile di Assen aveva ingiunto lo scioglimento del gruppo ‘Stitching Martijn’ rilevando che le sue proposte sui contatti sessuali tra adulti e bambini erano contrarie alle norme ed ai valori della società olandese, oggi i togati l'hanno ribaltata.
Ieri la corte d’appello di Leeuwarden ha affermato che i testi e le foto presenti sul sito web della fondazione non contravvenivano la legge. Aggiungendo che il fatto stesso che alcuni dei suoi membri siano stati condannati per reati sessuali, non andava connesso al lavoro della fondazione stessa.
La Corte d’appello sostiene che le proposte per la liberalizzazione della pedofilia sono ‘’una seria contravvenzione di alcuni principi del sistema penale olandese’’, in particolare per quanto concerne la minimizzazione dei ‘’pericoli dei contatti sessuali con giovani’’.
Ma i giudici ritengono che la società olandese è sufficientemente ‘’resistente’’ per affrontare ‘’le dichiarazioni indesiderabili ed il comportamento aberrante’’ promosso dal gruppo fondato nel 1982 e sciolto lo scorso anno in seguito alla sentenza di primo grado.
Il suo ex presidente, Martijn Uittenbogaard, ha affermato che i 60 soci non si riuniranno per decidere i prossimi passi.
L’ufficio del procuratore sta valutando l’ipotesi di un ricorso in terzo grado.
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