Firenze, 7 ottobre 2012 - Altezza, l’Italia e Firenze La aspettano il 10 ottobre per il «Ballo del Giglio». È un ritorno in un Paese e in una città che le sono molto cari...
«Sono molto lieto di recarmi a Firenze con mia moglie, la Principessa Charlène. Sono contento di farle visitare questa città di grande bellezza, eccezionalmente ricca di storia. L’Italia è un Paese che amo in modo particolare, ne parlo la lingua il che mi permette di comprenderne meglio la cultura. I nostri due Paesi intrattengono relazioni strette e solide che si basano in primo luogo sull’amicizia e il rispetto. È quindi con vero entusiasmo che saremo presenti a questo Ballo».

Sua madre, la Principessa Grace, ha creato il “Ballo della Rosa” da cui deriva la manifestazione di Firenze. Si tratta quindi di un appuntamento che conosceva già bene?
«Il 'Ballo del Giglio' è un appuntamento molto recente istituito nel 2010 da Alessandro Giusti, Console onorario di Monaco, che ha voluto organizzare in Italia un evento sul modello del Ballo della Rosa organizzato ogni anno in primavera a favore della Fondazione Princesse Grace. Mia sorella Carolina, Sua Altezza Reale la Principessa di Hannover, ha partecipato alla prima edizione e noi scopriremo a nostra volta questo evento che, ne sono certo, ci riserverà momenti piacevoli».

Qual è, a Suo parere, la missione di un Sovrano oggi?
«In qualità di Capo di Stato, la mia missione è assicurare il benessere della popolazione, di mantenere un livello di vita elevato alla gente, ma anche di assicurarsi che il Paese resti attrattivo in questo mondo scosso dalle crisi. Per questo sono attento che, su mia richiesta, il mio governo s’impegni a mantenere l’educazione, la sicurezza, l’impiego e l’offerta di servizi a livelli molto elevati. Lavoriamo inoltre ad una maggiore diversificazione dell’economia affinché nuove aziende vengano ad installarsi sul territorio monegasco. La nostra visione mira al lungo termine e le iniziative sono permanenti. È inoltre importante per me che il Principato dia prova di solidarietà verso le popolazioni meno avvantaggiate. Il mio Governo s’impegna a sviluppare e finanziare numerosi progetti umanitari in tutto il mondo.

Monaco è un’enclave privilegiata in un’Europa e in un mondo in crisi. È davvero così, e come vive il momento attuale?
«La crisi economica che colpisce la zona euro è sicuramente un motivo di preoccupazione e il Principato non è stato risparmiato dal 2008 dalle crisi finanziarie ed economiche successive. Tuttavia, resto ottimista dato che Monaco è uno dei rari Paesi nel Mondo a non avere debito pubblico. Grazie al suo Fondo di Riserva Costituzionale, gode di una solida indipendenza finanziaria, che garantisce la perennità del suo modello economico e sociale. Questa indipendenza è il risultato di una gestione finanziaria accorta da decenni, ma anche prudente nel contesto economico attuale».

Quali sono i progetti nei quali è impegnata la Fondation Albert II de Monaco in questo momento?
«La mia Fondazione si dedica alla protezione dell’ambiente e allo sviluppo durevole; è una sfida planetaria comune che richiede azioni urgenti e concrete in risposta a tre grandi sfide ambientali: il cambiamento climatico, la biodiversità e l’acqua. Sono fiero della sua attività dato che, dalla sua creazione nel giugno 2006, sostiene 198 progetti per un importo totale di 18,3 milioni di euro».

A Monaco l’ambiente è oggetto di attenzioni particolari?
«Il mio governo ha messo in atto una politica ambientale molto ambiziosa: s’incoraggia l’acquisto di vetture elettriche o ibride, bus a energia pulita, norme di costruzione ecologiche, pannelli solari, eccetera. Nel Principato cerchiamo di promuovere tutte le buone pratiche ambientali. La nostra riserva marina situata al Larvotto è un grande successo. Speriamo che queste esperienze positive spingano altri paesi a metterle in atto.Io stesso do l’esempio con la mia auto ibrida!».

Il 'Ballo del Giglio' quest’anno si svolgerà nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. È proprio in questo luogo che nel 1952 l’alta moda italiana è partita alla conquista del mondo. Il 10 ottobre quindi sarà un ritorno nei luoghi di nascita della bellezza e del 'Made in Italy'. Renderà la serata più affascinante?
«Senza dubbio questo porterà un tocco di eleganza in più all’evento!».

Monaco capitale mondiale dei gioielli e della moda. Il luogo più chic al mondo per lo shopping. Un’etichetta, ma anche una ricchezza e un legame con Firenze?
«Si tratta in effetti di un grande vantaggio da mettere in valore. Tuttavia penso che non si debba ridurre il Principato o Firenze a questi cliché, è vero che il lusso fa parte del loro DNA, ma questi due luoghi dispongono di tanti altri elementi di distinzione».