Il Cairo, 29 giugno 2012  - Mohammed Morsi, ha giurato simbolicamente come primo presidente eletto dell’Egitto dinanzi a decine di migliaia di persone, a piazza Tahrir al Cairo. Il presidente islamista ha subito mandato un messaggio chiaro agli Stati Uniti, promettendo di impegnarsi per ottenere la liberazione di Omar Abdul Rahman, lo sceicco egiziano cieco che sta scontando un ergastolo in Usa per l’attentato del 1992 al World Trade Center.

“Vi prometto che farò tutto quel che  in mio potere per garantire la libertà degli arrestati, compreso Sheikh Omar Abdul Rahman”. Abdul Rahman è stato condannato nel 1995 per il suo ruolo nel primo attentato alle Torri Gemelle, un piano che prevedeva una serie di altre esplosioni a New York, tra cui le Nazioni Unite; e fu condannato anche per un complotto ai danni dell’allora rais egiziano, Hosni Mubarak.

IL GIURAMENTO - Morsi, che avrebbe dovuto giurare dinanzi al Parlamento dominato dagil islamisti e disciolto la scorsa settimana dalla giunta militare, ripeterà il giuramento domani, sabato, con una cerimonia di investitura dinanzi alla Corte Costituzionale.

L’islamista ha convocato i sostenitori a piazza Tahrir alla vigilia del suo giuramento ufficiale perché molti gli avevano chiesto di farlo e così sfidare i generali. Rivolto alla folla - decine di migliaia di persone, in gran parte islamisti -, ha promesso che sarà il “presidente di tutti gli egiziani”; ma poi, parlando da una palco che traboccava di manifesti contro i militari, ha aggiunto un chiaro monito: “Voi siete la fonte di ogni autorità e legittimazione, siete voi la fonte del potere, non c’è nulla sopra di voi, nessuna istituzione e nessun organismo”.

L’islamista, che per essere proclamato vincitore ha dovuto rinunciare alla sua militanza nei Fratelli Musulmani, ha poi assicurato che “la rivoluzione continua finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi”.