Tolosa, 20 marzo 2012 - Il killer della scuola ebraica di Tolosa  "è programmato per uccidere e potrebbe ancora passare all’azione (l'identikit di Andrea Fontana)": l'allarme parte da Jean-Francois Abgrall, investigatore privato e specialista dell’analisi criminale.

Abrgall ha stilato un'anamnesi precisa dell'individuo, in questo caso socialmente molto pericoloso: "E’ programmato per uccidere. Per ora è il solo senso che possiamo dare al suo agire - dice Abgrall - Non ha esitato a dare il colpo di grazia alle sue vittime (ha sparato tre volte sul corpo del professore e ha colpito alla testa la bambina (VIDEO) afferrandola per i capelli, ndr). Deve per forza uccidere".

Secondo l’investigatore privato potrebbe "certamente" passare ancora all’azione: ‘’E’ entrato in guerra - prosegue -. E’ dentro una dinamica criminale. Utilizzando la stessa arma e lo stesso scooter vuole che si stabilisca il legame tra i suoi crimini. E in un certo senso questo lo rende vulnerabile: sono indicazioni che potrebbero facilitare il suo arresto".

"Siamo di fronte a qualcuno che ha elaborato un progetto e che riesce a portarlo a termine senza problemi - osserva Abgrall - Il killer non spara sulle vittime a caso. Le sceglie in base a certe categorie particolari. A Montauban (durante l’agguato ai militari) ha persino risparmiato una passante perché non faceva parte dei suoi obiettivi. Tutto questo presuppone che l’assassino abbia raccolto le sue informazioni e abbia ben preparato i suoi colpi. Inoltre ha una buona padronanza delle armi: sparare non è così semplice".

Per l’investigatore ci sono ancora ‘’pochi elementi’’ per stabilire un legame tra le differenti vittime (i militari di Tolosa e Montauban uccisi la scorsa settimana e il professore e i tre bambini della scuola ebraica di Tolosa morti ieri). "Siamo di fronte a qualcuno - spiega - che è andato fuori di testa e che vuole esprimere tutto il suo odio contro certe categorie di persone ben particolari: alcuni militari con un nome o un aspetto di origine straniera (tutti e tre i militari uccisi sono francesi di origine magrebina) e poi alcuni ebrei (le vittime della scuola ebraica sono tutte e quattro franco-israeliane)’’. E conclude: ‘’Sono scelte identitarie, c'è forse dell’ideologia nelle sue azioni. Chi gli sta vicino deve avere per forza notato dei segni precursori".