Pechino, 1 luglio 2011 - In occasione dell’anniversario della nascita del Partito Comunista Cinese (PCC) che compie 90 anni, il presidente cinese Hu Jintao ha messo in guardia dal rischio che la corruzione possa erodere il sostegno dell’opinione pubblica.

In un discorso per l’anniversario della fondazione del partito nel 1921, Hu ha lodato il Pcc per aver guidato la rinascita della Cina, ma ha anche chiarito che le insidie insite nella societa’ mettono a rischio il precario equilibrio tra aperture economiche e la rigidita’ del sistema politico.

“L’intero partito deve chiaramente vedere che, con i profondi cambiamenti nel mondo, nel Paese e nelle situazioni di partito, dobbiamo affrontare molti muovi problemi e sfide per migliorare la leadership del partito e la regola e rafforzare la capacita’ di resistere alla corruzione e ai rischi”.

Hu, che e’ stato alla guida del partito per quasi un decennio, ha puntato l’indice sulla corruzione - continuamente indicata nei sondaggi come la fonte maggiore di malcontento nell’opinione pubblica del gigante asiatico - come un pericolo evidente per la legittimita’ del partito.

La lotta alla corruzione e’ la chiave per “vincere o perdere il sostegno pubblico e la vita o la morte del partito”, ha osservato; e poi ancora: “La corruzione costera’ al partito il sostegno e la fiducia del popolo”.

Hu ha pronunciato il discorso in una cerimonia nella sala Grande del Popolo -l’enorme monumento in stile stalinista nel cuore di Pechino- cui hanno partecipato migliaia di dirigenti del partito e che e’ stato trasmesso in diretta tv sulla televisione di Stato.