{{IMG_SX}}Washington, 21 giugno 2008  - La senatrice democratica Hillary Rodham Clinton ha denunciato un debito di 22,5 milioni di dollari alla fine di maggior, risultato della lotta per la nomination del partito che alla fine andrà invece al rivale Barack Obama. Oltre la metà della cifra è rappresentata da prestiti personali effettuati da lei stessa alla campagna.


Clinton, che si è ritirata dalla gara il 7 giugno,
in maggio ha ricevuto contributi per 12,6 milioni di dollari e si è prestata quasi 2,2 milioni, portando il suo investimento personale nella campagna a 12,175 milioni di dollari.
 

Barack Obama invece continua a raccogliere denaro dai piccoli finanziatori privati: in maggio ha ricevuto un totale di 22 milioni di dollari, riferisce oggi la sua campagna.
 

La somma è enorme, ma è la più bassa raccolta dal candidato democratico da mesi a questa parte. Ha concluso il mese di maggio con 43 milioni di dollari disponibili in tutto.
 

Nella gara verso la Casa Bianca Obama è stato finora l'incontestato campione di incassi, ma in maggio il suo rivale repubblicano, John McCain, ha raccolto quasi altrettanto.
 

In tutto, Obama ha raccolto negli ultimi 17 mesi oltre 287 milioni di dollari, mentre McCain ne ha raccolti 115. E' essenziale a questo punto per il candidato democratico continuare a raccogliere denaro dai cittadini al ritmo tenuto negli ultimi mesi. Infatti due giorni fa, il 19 giugno, Barack Obama ha annunciato che avrebbe rinunciato ai finanziamenti pubblici, con un video messaggio recapitato via internet al milione e mezzo di americani che hanno contribuito finora alla sua campagna elettorale. Conterà soltanto sulle donazioni di privati cittadini.
 

Non era mai successo un candidato rinunciasse ai fondi federali, che ammontano a 84,1 milioni di dollari da spendere in due mesi circa, cioè dalla fine della convention dei partiti (fine agosto per i democratici, inizio settembre per i repubblicani) e il giorno del voto, il 4 novembre. Il denaro dei contribuenti viene però concesso solo a chi rinuncia ai fondi privati. Obama ha fatto i suoi conti: dovrebbe ottenere di più dai cittadini.
 

La sua decisione è stata però molto criticata anche dai media perché è un voltafaccia, il candidato democratico aveva promesso di accettare i fondi pubblici se il suo avversario, il repubblicano John McCain, avesse fatto altrettanto. E McCain che non può sperare di raccogliere in fondi privati quanto Obama infatti ha confermato che userà solo il finanziamento pubblico per il rush finale della sua campagna elettorale, e ha attaccato la "slealtà" del rivale.