{{IMG_SX}}Dubai, 17 giugno 2008 - Il premier Silvio Berlusconi e il vice direttore del 'Corriere della Sera', Magdi Allam, sono di nuovo nel mirino dei siti islamici che si rifanno all'internazionale di Osama Bin Laden. Nuove minacce sono state rivolte nei loro confronti all'interno di uno dei forum islamici sul web più famosi e frequentati. Lo scrive l'Adnkronos.

 

A differenza del passato, ed in particolare negli anni del precedente governo Berlusconi quando queste minacce venivano postate in lingua araba, ora la presenza degli internauti islamici si è allargata così come la loro vicinanza all'Italia tanto che vengono postati direttamente in italiano.

 

A scrivere è un nuovo membro dei siti che si fa chiamare 'Muhajir Allah Wadàa Ahlahu' (emigrante di Allah ha dato l'addio alla sua gente). Pur usando un nome arabo, a differenza di altri utenti di questi forum che si occupano delle vicende del nostro paese, lui sembra scrivere bene nella nostra lingua. Nel post dal titolo "Berlusconi e Magdi Allam", scrive: "Sono due morti che camminano...proprio come si auto definiva Falcone..messaggio in codice ? ! Forse!".

 

Leggendo queste ultime parole e paragonando il linguaggio usato con quello dei comunicati delle varie cellule arabe di al-Qaeda sembra più una provocazione che un messaggio in codice da inviare ad una cellula dormiente.

 

I messaggi riconosciuti tali dagli esperti, e solitamente presenti nei discorsi del numero due di al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri, hanno riferimenti temporali o geografici che servono a far capire ai suoi uomini come e quando muoversi. Resta il fatto che per la prima volta questo genere di minacce e di provocazioni appaiono in un sito di propaganda qaedista completamente in lingua italiana.

 

Leggendo infatti un altro messaggio postato dallo stesso autore nella giornata di ieri, è possibile pensare che dietro questo pseudonimo si possa nascondere un musulmano residente nel nostro paese, forse anche immigrato di seconda generazione, che ben conosce le dinamiche della comunità islamica nostrana.

 

Commentando infatti in senso negativo la notizia della partecipazione di un'associazione islamica, la Iadl, al Gay Pride di Roma ha scritto: "Sono questi cosi detti 'musulmani moderati' che piacciono al buon vecchio Berlusconi".

 

Ciò dimostra che l'Italia resta comunque un terreno di caccia importante per la rete terroristica di al-Qaeda.
Preoccupa il fatto che questo genere di minacce vengano pubblicate sul primo forum jihadista in lingua italiana ospitato dal sito Ekhlas la cui nascita è stata già annunciata da AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL lo scorso 14 aprile. Il forum è stato infatti scelto dagli internauti islamici italiani dopo la chiusura da parte della polizia postale, il 22 febbraio scorso, del blog dell'Imam di Carmagnola, Abdul Qadir Fadlallah Mamour, e della moglie Barbara Farina.

 

A questo punto, gli uomini di al-Qaeda hanno trovato una soluzione per fare proselitismo in Italia senza essere oscurati, appoggiandosi su un forum arabo già esistente. A gestirlo è un membro che si fa chiamare 'Nahir al-Murtadin' (in arabo, 'sgozzatore degli apostati'). Si tratta di un personaggio che forse non vive nel nostro paese o che comunque non conosce bene l'italiano. La prima pagina di questa nuova sezione si apre con un "Benvenuto a tutti".

 

Non è la prima volta però che si parla di Berlusconi e Magdi Allam. Sono entrambe i bersagli preferiti dei pochi utenti di questo sito. Tra primi temi trattati sin dallo scorso aprile spicca la conversione al Cristianesimo del vice direttore del 'Corriere della Serà. Infine, non manca il legame ideologico e organizzativo tra questo nuovo portale e l'ex Imam di Carmagnola, gestore del primo sito di al-Qaeda in italiano.

 

Il secondo documento inserito in questa nuova sezione è infatti la traduzione nella nostra lingua dell'ultimo messaggio audio rivolto da Osama Bin Laden all'Europa, già apparso sul sito dell'ex Imam di Carmagnola. Un altro documento ha invece per tema 'i nomi arabì ed era stato pubblicato in passato nel blog di Barbara Farina, che usa nell'ambiente jihadista il nome di Umm Osama (in arabo madre di Osama).

 

Lo scorso 22 febbraio, la polizia postale aveva chiuso quattro blog filo-islamici che rilanciavano in Italia i proclami dei capi di al-Qaeda e che erano attestati su un server italiano, Splinder. In quell'ambito la Digos di Verona aveva denunciato sette persone. Il principale dei blog era gestito dal Senegal dal noto ex Imam di Carmagnola, già espulso dal territorio nazionale, e un secondo era collegabile alla moglie, che lo curava sempre dal Senegal. Gli altri due diari filo-islamici online venivano invece gestiti direttamente in Italia. I sette denunciati dalla Digos erano tutti italiani, incensurati, finiti nella rete del proselitismo islamico attraverso il blog 'Qital, gestito appunto dall'ex Imam di Carmagnola. Sarà più difficile ora chiudere questo genere di siti, considerato che il forum 'Ekhlas', come tutti gli altri in lingua araba, si basano su server presenti all'estero.