{{IMG_SX}}Bangkok, 6 maggio 2008 - L'India avvertì la Birmania con 48 ore di anticipo dell'arrivo del ciclone Nargis. "Quarantotto ore prima dell'arrivo di Nargis, indicammo alle agenzie del Myanmar il punto d'impatto del ciclone, la sua forza e tutte le questioni collegate", ha riferito il portavoce del Dipartimento meteorologico indiano, B.P. Yadav.

S'AGGRAVA IL BILANCIO

Il ciclone Nargis, che ha devastato la Birmania sabato scorso, ha provocato oltre 27mila morti e 41mila dispersi secondo un nuovo bilancio diffuso dalla Radio di Stato, purtroppo non ancora definitivo. Il precedente conteggio era di 15mila morti e 30mila dispersi.

Questo il bilancio ancora provvisorio della peggiore catastrofe naturale del genere registrata in Asia dal '91, quando in Bangladesh morirono 143.000 persone.

Secondo fonti dei servizi di soccorso approntati dalle Nazioni Unite, già adesso i senzatetto sono nell'ordine delle centinaia di migliaia, ma potrebbero ben presto risultare milioni.

 

SOCCORSI E REGIME

Per entrare nel Myanmar i soccorritori stranieri saranno tenuti a trattare con la giunta militare al potere nell'ex Birmania: lo ha annuciato Maung Maung Swe, ministro per l'Assistenza Sociale, nel corso di una conferenza stampa convocata a Yangon, la vecchia capitale birmana nota un tempo come Rangoon.

"Per poter venire qui, le squadre di esperti dall'estero dovranno negoziare con il ministero degli Esteri e con le nostre massime autorità", ha ammonito. Il regime birmano ha acconsentito ad accettare l'aiuto delle Nazioni Unite, che aveva invece rifiutato in occasione del catastrofico 'tsunamì di fine 2004.