{{IMG_SX}}Baghdad, 30 aprile 2008 - Il presidente statunitense George W.Bush ha telefonato ieri ad Abul Aziz al-Hakim, il leader politico sciita a capo dello Scii (l'ex Sciri) e rivale di Moqtada al Sadr per "discutere dell'attuale situazione in Iraq". Lo annuncia un comunicato dello Scii. No comment da parte dell'ambasciata Usa.


SADR CITY, ANCORA SCONTRI E MORTI: "BOMBARDATA UNA SCUOLA"

Nessuna tregua a Sadr City. Nel quartiere sciita di Baghdad continuano i combattimenti, con almeno 16 miliziani uccisi nelle ultime ore secondo le autorità sanitarie irachene. Nella notte, come testimonia un filmato di Ap television news, una scuola femminile è stata distrutta da un'esplosione: bombardata da aerei americani, sostengono gli abitanti del quartiere. Il comando Usa non commenta, ma informa che un tank ha aperto il fuoco contro una cellula di miliziani uccidendone tre.

Senza riferimenti diretti all'ultimo episodio, il primo ministro Nouri al Maliki ha accusato i miliziani sciiti di usare i civili come scudi umani. Maliki, dopo aver comunicato che il nipote del portavoce e dirigente del Ministero dell'Interno è stato assassinato mediante impiccagione a un palo della luce a sadr City, ha ribadito che l'offensiva in atto proseguirà: "Non possiamo costruire uno Stato finchè ci sono milizie" armate.

BAGHDAD, A SADR CITY 35 MORTI E 129 FERITI IN ULTIME 24 ORE

Nelle ultime 24 ore, il bilancio delle vittime irachene provocate dagli scontri armati tra le milizie sciite e le forze governative e Usa congiunte, sarebbe di almeno 35 morti e 129 feriti. Lo ha detto l'agenzia stampa irachena Aswataliraq che cita una fonte medica del grande sobborgo sciita a est della capitale Baghdad.

Secondo la stessa fonte, negli ospedali locali, 'al Sadr' e 'Imam Ali', sarebbero arrivati "i corpi senza vita di donne e bambini" che sarebbero stati estratti da sotto le macerie di quattro case "completamente distrutte" da raid aerei.

Dalla fine del mese scorso, Sadr City è teatro di violenti combattimenti tra le milizie sciite che fanno capo al giovane leader radicale Muqtada al Sadr e le forze governative "appoggiate da quelle Usa", conclude l'agenzia irachena.


GOVERNO: DA INIZIO SCONTRI, UCCISI 925 PERSONE A SADR CITY

A Sadr City, dall'inizio degli scontri tra le milizie sciite dell'Esercito al Mahdi e le forze governative e Usa, almeno 925 persone sono state uccise e 2.605 sono rimaste ferite. E' quanto ha reso noto oggi il portavoce del piano di sicurezza di Baghdad, Tahsin Cheikhly.


Dalla fine di marzo, il grande sobborgo sciita ad est della capitale, è teatro di violentissimi scontri seguiti all'operazione militare decisa dal governo di Baghdad per disarmare le milizie sciite nella città di Bassora.

Il primo ministro iracheno, Nouri al Maliki, oggi ha accusato i miliziani sciiti di usare i civili "come scudi umani".